di Monica De Santis
“Difendiamo la nostra terra” è questo lo slogan che ha caratterizzato ieri mattina il sit-in di protesta a Serre, contro i rifiuti provenienti dalla Tunisia, che a quanto stabilito dalla Regione Campania dovrebbero essere stoccati nel sito allestito all’interno del Comprensorio militare di Persano. Luogo, che come ha dichiarato nei giorni scorsi il sindaco di Serre, Franco Mennella, non è più di sito di stoccaggio ma, di fatto, di discarica abusiva, quindi, incompatibile con le attività di caratterizzazione che si dovrebbero svolgere”.
E così ieri mattina, cittadini di Altavilla, Serre, Battipaglia ed Eboli si sono ritrovati tutti insieme per dire no. Per chiedere alla Regione di individuare un’altra location. “Ciò che questa vicenda è stata capace di realizzare è l’unione dei sindaci della Piana del Sele – spiega Cecilia Francese – fino ad ora avevamo fatto ognuno di noi la sua battaglia. Finalmente, ora siamo uniti. Massima solidarietà tra di noi. Bisogna capire che il problema non è che i rifiuti non li vogliamo a Battipaglia, allora portiamoli a Serre. Non funziona e non deve funzionare così. Il problema è sempre il solito, noi non accettiamo dei provvedimenti che vengono dall’alto senza coinvolgere il territorio e le sue istituzioni. – ha concluso poi la Francese -Bisogna sensibilizzare la popolazione su questa problematica e non farla passare in secondo piano come vorrebbe qualcuno. Ho visto in questi giorni un continuo fermento, da parte di tantissime persone. Bene così, dobbiamo continuare a lavorare per sensibilizzare le persone”.
Scopo della manifestazione dunque è proseguire col ribadire che nessuno vuole subire. Presenti alla manifestazione numerosi agricoltori del territorio della Piana del Sele… “Sono quelli che subiranno maggiormente i danni di questa decisione assurda – ha detto il sindaco di Serre Franco Mennella – parlando ai manifestanti – Un principio che abiam adottato è stato quello della trasparenza, informare passo passo la cittadinanza di tutto quello che stava succedendo. Cosa che voglio subito precisare la Regione, la Provincia e l’Ente d’Ambito ambientale non hanno avuto nei nostri riguardi. Ho scoperto che i 213 containers di rifiuti devono arrivare nel comprensorio militare di Persano, leggendo i giornali. Non sapevo nulla. Ho chiamato il presidente Strianese che mi dice che ci sono delle problematiche internazionali, che il problema va risolto, che è una vicenda che va oltre le nostre responsabilità e che quindi dobbiamo dare il nostro contributo alla causa.
E’ stato a questo punto che ho iniziato a parlare con gli altri sindaci, prima quello di Altavilla Silentina, poi Eboli e poi ancora Battipaglia, per trovare degli obiettivi comuni per questa vicenda. Mentre intanto, si facevano già dei sopralluoghi tecnici, sull’idoneità del sito, all’interno del comprensorio e senza, ancora una volta, informarci o invitarci. Io mi sono presentato – prosegue il sindaco di Serre – con l’assessore all’ambiente e con il responsabile dell’ufficio tecnico, lo stesso. Perchè volevo e dovevo sapere cosa stessero facendo. Nel loro verbale ho chiesto di specificare che non ero stato invitato e che mi ero presentato di mia volontà e che mi è stato concesso di partecipare. Questo cosa dimostra.
La scorrettezza istituzionale nei confronti di noi sindaci, perchè questa situazione riguarda tutta la Piana del Sele, non riguarda solo Serre. E questo, chi sta in alto lo deve capire. Ecco perchè, questa manifestazione che oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) vede ben quattro comuni uniti è importante. Bisogna far capire che i sindaci e i cittadini di questi comuni dicono no a ciò che va contro il nostro territorio e contro i nostri principi. La Regione e la Provincia devono capire che non abbiamo nessuna intenzione di sottostare alle loro decisioni. E quindi – conclude Mennella – è il momento questo di rivedere ciò che hanno deciso”.