ANIELLO PALUMBO. “Quanta gente! Sono tanto contenta e felice, ma anche un po’ mortificata per aver fatto venire qui tante persone per me. Peccato che non ci sono quelli che mi mancano”. Era emozionatissima, lunedì sera, la professoressa Angela Cacciatore che oggi compie 100 anni anche se, per motivi organizzativi, la festa in suo onore è stata anticipata di due giorni. Erano veramente tanti ad affollare la Sala della Musica del Centro Sociale di Via Vestuti: più di cento persone tra parenti ed amici. Avvolta dall’abbraccio caloroso dei figli, dei nipoti, dei pronipoti e dei tanti amici di famiglia, la signora Cacciatore emozionatissima, ha spento le candeline e tagliato la torta preparata da Remo Mazza della Pasticceria Romolo, con farcitura di pan di spagna, crema pasticcera e pezzi di cioccolato, sulla quale campeggiava il numero 100 di colore rosso lo stesso utilizzato per tutti i decori che richiamavano il colore di un grande mazzo di garofani, fiore simbolo dei socialisti, donati alla festeggiata da un’amica di famiglia. C’erano proprio tutti: i figli Sergio, Teresa, Raffaella , le nuore Mariarosaria e Ivana, il genero Rinaldo, il nipote, il filosofo Peppino Cacciatore, che in una delle foto proiettate, ragazzino, durante un comizio del padre, aveva un mazzo di fiori in mano:” Mia zia ha portato e continua a portare con se l’eredità di questa bella famiglia. Era legatissima a tutti i fratelli e le sorelle in modo particolare a Luigi, che fu Ministro delle Poste e Cecchino, mio padre, che è stato deputato alla Camera, per quattro legislature, nel Partito Socialista”. C’erano i nipoti Angela, Michele, Antonio, venuto da Venezia, Daniela e Stefania; i pronipoti Sofia, Alice, Lorenzo, Caterina, Viola, Elisabetta, Aldo, Bruno, Luigi, Roberto e Mariateresa. C’erano anche i il nipote Fortunato Cacciatore, figlio di Francesco; la nipote Anna Cacciatore, figlia di Luigi e l’avvocato Cecchino Cacciatore, figlio dell’avvocato Diego:” L’impegno di zia Angelina nel sociale, sin da ragazza è stato notevole, pari a quello dei fratelli. La presenza di tutta questa gente è la testimonianza dell’affetto che nutriamo per lei e un riconoscimento e un ricordo della città”. Dopo la proiezione di un video, suggestivo ed emozionante, preparato dal genero della signora Cacciatore, il dottor Ubaldo Baldi, nel quale, accompagnato dalle note della stupenda canzone :”C’è tempo” cantata da Ivano Fossati e Fiorella Mannoia, scorrevano le foto di famiglia in bianco e nero, tratte da una pregevole pubblicazione voluta dalla famiglia:” Angela Cacciatore. La mia Storia lunga un Secolo”, edita da Gaia, che è stata consegnata a tutti i presenti e che raccoglie anche alcuni scritti della professoressa Cacciatore.. Il dottor Baldi ha sposato la figlia della signora Cacciatore, Raffaella Sarli, che commossa ha raccontato di quando la mamma era impegnata nell’UDI Unione Donne Italiane:” Nel dopoguerra si è sempre impegnata nella lotta per i diritti delle donne e con la sorella Elena ha costituito L’Unione delle Donne Italiane. Ha combattuto per il diritto al voto alle donne andando nelle case della gente e subendo anche lanci di pomodori dagli oppositori del partito. Tante volte le hanno chiuso la porta in faccia, ma lei non si è mei arresa”. Dopo il ricco buffet il dottor Ubaldo Baldi, che è anche scrittore e medico personale della signora Cacciatore, ha spiegato che la festa è stata volutamente estesa dall’ambito familiare a quello pubblico: ”La vita di mia suocera è sempre stata caratterizzata da un forte intreccio con gli avvenimenti sociali del territorio salernitano: come famiglia Cacciatore ha vissuto lo spettro del fascismo, delle persecuzioni, è stata protagonista indiretta anche del bombardamento del 21 giugno del 1943 in quanto stava alla stazione dove aveva accompagnato il futuro marito, Michele Sarli che doveva tornare a Padula dove insegnava. Dopo lo sbraco del 9 settembre è tornata a Salerno dove, nel periodo di Salerno Capitale, si è sposata nella chiesa di San Pietro in Camerellis Al loro matrimonio fecero da testimoni l’Onorevole Cuomo e l’Onorevole Tito Zaniboni, uno dei Ministri del Governo di Salerno. Il dottor Baldi ha anche ricordato di aver conosciuto la moglie Lilla nella sua casa di Via Francesco la Francesca che era diventata un cenacolo di cultura:” Io ero amico dei fratelli di Lilla: di Enzo, che era medico. A lui è stata dedicata la piazza antistante l’accesso al Centro Sociale dove, su una parete, nel 1996, è stata apposta una targa di commemorazione a 50 anni dalla nascita dall’allora Sindaco Vincenzo De Luca”. Presente anche il professor Gerardo Giordano che allora era vicepresidente della Provincia e che ha ricordato quel momento. A portare il saluto della città è stato il Sindaco Vincenzo Napoli che ha ricordato la sua grande amicizia con i componenti della famiglia Cacciatore ai quali è stato sempre molto legato. Il senatore Alfonso Andria da tempo grande amico della famiglia Cacciatore ha partecipato alla serata:” Attraverso Angelina ancora così vivace ed intellettualmente attiva, oggi ricordiamo un passato di una famiglia che ha dato tanto in termini di crescita culturale della città e anche di contributo politico per tutto ciò che questo cognome rappresenta nella storia di Salerno e d’Italia”. Tra gli invitati anche l’architetto Marco Petillo: ” Mio padre Antonio che è stato Consigliere Provinciale a soli 21 anni e Segretario Provinciale del Partito Socialista era molto amico di Cecchino Cacciatore con il quale ha avuto rapporti importanti dal punto di vista politico nel primo dopoguerra”. Alla signora Cacciatore è stata consegnata da Titti Santulli, anche una targa del Comitato Provinciale dell’ANPI di Salerno. La colonna sonora della serata è stata affidata al Maestro Umberto D’Auria che ha eseguito alcuni brani jazz degli anni 40. Angelina Cacciatore ha ricordato di essere l’ultima di nove figli: ” Maria Luisa, Anna, Luigi, Francesco, Elena, Geppino, Caterina, e Giuseppe, nati a Curteri, dove mio padre, Diego Cacciatore, esercitava la professione di geometra, mentre io, per volontà di mia madre, Teresa Tortora, sono stata l’unica a nascere a Salerno, a palazzo Basso di Corso Garibaldi”. La signora Cacciatore ha ricordato di essersi laureata in materie letterarie, nel 1940, al Suor Orsola Benincasa di Napoli e di aver insegnato italiano, latino, storia e geografia per anni alla scuola media di Padula, dove conobbe il marito Michele Sarli: ”Ho insegnato poi per dieci anni a Cava De Tirreni, dove sono stata anche vicepreside, e a Salerno, ad Ogliara e alla scuola media Tasso. Gli ultimi diciotto anni li ho fatti alla scuola Ruggi di Via Vernieri”. La signora Angela ha ricordato con dolore la morte del figlio Enzo Sarli e quella del marito:” Enzo aveva il dono del carisma. Divenne uno dei più stretti collaboratori di Franco Basaglia che stava portando avanti il suo innovativo progetto di Riforma Psichiatrica. E’ morto a soli 40 anni e il dolore per questa perdita è stato troppo grande e da allora non sono stata più la stessa. L’inizio della mia vecchiaia ha una data precisa, il 4 febbraio del 1998. quando per il peggiorare delle condizioni di salute mio marito Michele si è fermato”. La signora Cacciatore che ha visto il mondo cambiare rapidamente ha lanciato un messaggio ai suoi pronipoti e ai giovani in generale:” Interessatevi alla vita politica del nostro Paese, per evitare le stragi delle piccole etnie. Voi che sarete gli uomini del domani e siete dotati di cuore e cervello, abbiate coscienza del passato perché possiate avere sentimenti di pace e di equilibrio per il presente e per il futuro”.
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