Guerra: “E’ vero siamo in ritardo ma stiamo vedendo per l’Arena Arbostella” - Le Cronache
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Guerra: “E’ vero siamo in ritardo ma stiamo vedendo per l’Arena Arbostella”

Guerra: “E’ vero siamo in ritardo ma stiamo vedendo per l’Arena Arbostella”

di Monica De Santis

A giudicare dalle temperature, proprio come dice Ermanno Guerra, consulente per la cultura del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’estate a Salerno è già arrivata. Ma con essa non è arrivata, purtroppo ancora nessuna programmazione di eventi, o meglio non è stata presa dall’amministrazione comunale nessuna decisione su l’allestimento dell’Arena al Parco del Mercatello oppure al Parco del Arbostella.

“Stiamo cercando di valutare ogni opportunità”, dice Ermanno Guerra, già assessore alla cultura del Comune di Salerno…

“A questo punto credo che sia difficile pensare al Parco del Mercatello, per troppe difficoltà logistiche, ivi comprese le condizioni del Parco, che in questo momento non si presenta al meglio. Sono in programmazione i lavori, per fortuna radicali, di manutenzione straordinaria del Parco. E dunque credo che per quest’anno il parco non sia idoneo. Non solo, ma nell’ipotesi di ristrutturazione ci auguriamo e so che sono previste anche aree dedicate permanentemente in futuro a spazi spettacolari, per eventi di cultura, etc. E dunque abbiamo anche a questo punto la prospettiva di avere un parco, che sia permanentemente idoneo ad ospitare delle attività, quindi non solo d’estate ma anche d’inverno. Una domenica in attività all’aperto”.

Scartata definitivamente l’ipotesi di replicare l’Arena al Parco del Mercatello, Guerra non nega che si sta pensando di accoglierela proposta lanciata da Arturo Esposito del Teatro Arbostella, proprio sulle pagine del nostro quotidiano, di sfruttare lo spazio esterno del suo teatro, non solo per i suoi spettacoli, ma anche per tutti gli altri eventi, rassegne e manifestazioni che si sarebbero svolte al Parco del Mercatello… “Quella è una delle ipotesi, in campo”, dice Guerra.

Dunque un ipotesi, ancora, e non una certezza con il rischio, come fanno già sapere alcuni operatori culturali, di non poter organizzare più nulla, perchè molte compagnie hanno ormai già preso impegni per altri luoghi…

“E’ evidentemente tardi. Ma lo sanno tutti, le condizioni in cui ci siamo trovati come comune, le tante difficoltà. Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) credo che in giunta vada all’approvazione del provvedimento Salva Comuni, quindi le condizioni economiche non sono proprio favorevoli in questo momento. Possiamo dire che non è sciatteria o distrazione dell’amministrazione o inesperienza. Si tratta di una agibilità economica che suggerisce prudenza, prima di programmare. Quindi, per quest’anno, ci siamo affidati alle tradizionali attività consolidate dall’Arena del Mare, i Barbuti e tutto quello che storicamente avviene in città, per le altre attività…”

Le altre attività o grandi eventi li lasciamo a Paestum oppure a Maiori, visto che a Salerno neanche uno dei due stadi si può utilizzare?

“Anche qui speriamo che il Palazzetto dello Sport, che è stato annunciato come un progetto multifunzionale non solo per eventi sportivi ma per eventi musicali, possa, una volta realizzato, colmare quella che è una lacuna della città, avere spazi al coperto per ospitare grandi eventi”.

Ma mancano anche gli spazi all’aperto più grandi dell’Arena del Parco del Mercatello?

“C’è l’Arena del Mare che è abbastanza grande, purtroppo per motivi economici non la si riesce a tenere per più tempo e quindi ospita solo il Premio Charlot”.

Questo vuol dire che se un operatore volesse organizzare un concerto di un’artista che di sicuro richiama molte persone, non deve rivolgersi a Salerno, almeno non per ora?

“Ormai la sensazione è che anche dopo il lockdown, l’esigenza sia quella dei grandi concerti, del ritrovarsi due appuntamenti al San Paolo di Ultimo. Mi sembra una cosa incredibile. Fiorello ha già fatto sold out, Cocciante c’è vicino. C’è la voglia di ritrovarsi e di andare a vedere grandi eventi”.

E quindi torna a quello che dicevamo: Salerno non ha spazi per questi grandi eventi…

“Lo so. E sicuramente questo è un problema. Perchè la sensazione che ho è che non serva più vedere la media dimensione. Credo che in estate funzioni bene l’evento piccolo, curato, in cui l’accoglienza del pubblico sia particolarmente attenta e puntuale. Ed i grandi eventi”.

Quindi, bisogna lavorare per far riaprire gli stadi alla musica, agli eventi?

“Sicuramente bisognerà puntare sull’Arechi, perchè il Vestuti ha problemi di agibilità e quindi è difficile riaprirlo come negli anni 90 alla musica o eventi similari. Perchè sono cambiate le norme, che sono, giustamente più stringenti, quindi bisognerà attendere i lavori di ristrutturazione dell’Arechi e far sì che lì si possano ospitare questi eventi. E poi probabilmente in prospettiva, Piazza della Libertà debba essere un luogo per ospitare grandi eventi”. Ma al momento resta off limits? “Però è una strada da perseguire”.

Tornando alla possibilità di spostare gli spettacoli estivi tutti all’Arena Arbostella, quanto tempo ancora si dovrà aspettare?

“Dipende solo da una valutazione di ordine economico. Ora hanno approvato il salva comuni, quindi credo che per la prossima settimana si potrebbe decidere tutto”. Salerno Porte Aperte? “Salerno Porte Aperte, si doveva fare a maggio, ora non ha senso e poi credo che sia una manifestazione che abbia un senso solo se la si abbina all’altra iniziativa, ovvero la Scuola Adotta un Monumento”.