Emigrare non solo verso altre città italiane ma in particolare all’estero è diventato un must per numerosi talenti nostrani che valicano i confini per trovare le proprie dimensioni e dimostrare quanto si vale, in ogni settore. Uno di questi è sicuramente quello della danza che mette in condizione diversi ballerini di spiccare il volo da nemo propheta in patria. E’ il caso, ad esempio, della ballerina Giovanna Auriemma che dalla Campania, passando per la Capitale, è arrivata fino a Dubai: “A Roma una volta rimessa in carreggiata dopo il Covid e cambiato nuovamente casa, mi preparavo alle opportunità che sarebbero probabilmente accadute. – racconta – Inviavo costantemente mail su casting in tutta Italia imbattendomi anche su compagnie estere, cercando sempre di spronarmi, riempendo le mie giornate il più possibile con le lezioni, prove in teatro pre-spettacoli e qualche lavoro come cameriera che mi aiutasse a pagar le spese. Piccole soddisfazioni lavorative finalmente arrivarono, come partecipare al videoclip musicale “Seta” di Elisa Toffoli e ballare al programma Tv Rai di Enrico Brignano “Un’ora sola vi vorrei” con l’aspettativa di un futuro ricco di opportunità ma la maggior parte era “no budget”. Per molti sembrerà una perdita di tempo mentre per un ballerino è fondamentale arricchire il proprio bagaglio prima di definirsi artista, il talento è bene ma non è tutto, bisogna saperlo usare, naturalmente commettendo qualche errore per poi imparare. Il rischio non è solo economico in quanto si perde facilmente la propria dignità artistica come accettare un lavoro senza essere pagati, lasciarsi sfruttare, lasciarsi scavalcare da chi pensa di saperne più di te, vendersi alle persone sbagliate e molto altro ancora… La gratitudine di aver incontrato nel mio percorso ottimi insegnati e artisti che mi hanno trasmesso tutta la passione, ognuno unico nel suo stile, non ha prezzo…Tra cui uno di questi Francesco Italiani che non ha mai smesso di motivarmi, spronarmi, una persona e insegnante incredibile era lí a Roma quando io avevo bisogno di consigli e di trovare una ragione per non demordere. Per cui mi sono chiesta quando avrei reso il mio sogno un vero lavoro? Dopo tutto ciò non avrei sicuramente lasciato questo sistema distruggere i miei sogni e i miei sacrifici, la mia passione e il mio tempo speso. Fu cosí che un giorno arrivò una chiamata da una manager che aveva letto la mia candidatura tramite mail in cui cercavano ballerini per il grande evento “50th UAE National Day Ceremony” a Dubai “Expo2020” ed io senza esitare accettai questo lavoro di 40 giorni, pensando finalmente che avrei potuto salvare una parte dei miei soldi per il futuro e soprattutto viaggiare tanto. Tornata in Italia, riscontro i soliti problemi lavorativi quindi decido di ritornare a Dubai per lavorare come ballerina alla chiusura di cerimonia dell’Expo. Terminata anche quest’ultima esperienza avrei dovuto fare una scelta molto difficile e definitiva in quanto mi mancava casa ma cambiare stile di vita era ciò di cui avevo bisogno quindi decido di lavorare come libera professionista a Dubai. Inizialmente viverci non è stato affatto facile, ho dovuto affrontare molte spese che non avevo considerato come il visto, l’assicurazione, la casa, la patente e molto altro. La soddisfazione di pagare tutto senza l’aiuto della mia famiglia ottenuto tramite la mia carriera con sacrifici e determinazione. Mentre in Italia mi sembrava tutto irraggiungibile, questo paese mi ha aperto un mondo nuovo dandomi l’opportunità di contare solo su me stessa, uno degli obiettivi che avevo”.
Da qui al coronamento di un sogno, esibirsi nel corpo di ballo della queen Beyoncè (unica italiana e tra le tre europee), il passo è stato breve: “I primi di gennaio mi arriva un casting da una compagnia che cercava ballerini per l’apertura del “Atlantis The Royal” e quindi partecipo, in seguito mi chiedono di mantenere l’assoluta riservatezza in quanto si trattasse di una cantante di fama mondiale.
Qualche giorno dopo mi arriva la mail dalla stessa di congratulazioni per ballare ufficialmente con Beyoncè. Ero completamente sbalordita, ovviamente accettai il lavoro senza esitare! Avrei dovuto tenere tutto il percorso con assoluta segretezza fino a quando l’evento finisse, ogni giorno coprire severamente tutte le telecamere del telefono e sottopormi al test rapido per il Covid. Più grandi le occasioni sono e più si presentano sfide difficili da affrontare, in quanto risultai falsa positiva al test e quindi persi il primo giorno di prove, avevo il cuore spezzato ma il secondo arrivai con il molecolare negativo recuperando e il rischio, la preoccupazione di perdere quel sogno era inspiegabile ma ce l’ho messa tutta, ho recuperato tutte le coreografie da imparare, non ho mai mollato e alla fine è stato bellissimo essere scelta dal cast di LA per ballare Halo, Crazy in lLve, Beautiful Liar e Drunk in Love; la gratitudine di aver speso dei giorni di assoluta follia, magia e duro lavoro con le ballerine di LA piene di energia, tutto fantastico e soprattutto Beyoncè con la sua voce divina che era nella mia stessa stanza e sul mio stesso palco, ero piena di gioia! Ho vissuto ogni singolo momento intensamente. Dopo questa esperienza non mi precludo nulla, voglio viaggiare il più possibile e arricchire il mio bagaglio artistico, crearmi le opportunità invece che ostinarmi ad aspettarle in una sola parte del mondo”.
Davide Maddaluno