L’Italia della cultura riparte da Giffoni. Da domani a domenica, circa 200 partecipanti a nome di oltre 100 festival e rassegne cinematografiche italiane che rappresentano, in modo capillare, diverse realtà da tutte le regioni d’Italia, si daranno appuntamento a GiffoniValle Piana per costruire un pensiero e una riflessione corale sugli indirizzi di politica culturale da assumere nel post Covid-19, per dare vita a un manifesto di proposte e idee, il primo mai scritto. È la prima volta che un numero così cospicuo di operatori culturali prende parte ad un’iniziativa simile, pensata per conoscersi e presentare i modelli e i progetti delle loro attività con una prospettiva di cooperazione e sviluppo. Il format, pensato da Claudio Gubitosi, vuole essere dinamico, non convenzionale e lontano dalle formalità che spesso accompagnano gli eventi culturali. La tre giorni – sostenuta dalla Regione Campania – sarà distinta dalla voglia autentica e prorompente di ripartire: alle ore 10.30 di domani, la Sala Truffaut e la Sala Galileo riapriranno le porte dopo un importante restyling strutturale e tecnologico. Un profilo moderno e accogliente è stato scelto per ridisegnare la totalità degli spazi, dalle hall ai servizi. Ogni proiezione, evento e spettacolo sarà reso ancora più affascinante e confortevole per tutti. La sala Truffaut sarà di nuovo la casa dei juror con circa 700 posti e un innovativo sistema di proiezione 4k, mentre la Galileo raddoppia la sua capienza con 400 nuove poltrone ancora più comode. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura che si inserisce nelle attività del cinquantennale di Giffoni. All’inaugurazione parteciperanno la sottosegretaria della Cultura, Lucia Borgonzoni; il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola; il direttore della Direzione generale Cinema e Audiovisivo, Nicola Borrelli e altri rappresentanti istituzionali del governo, regionali e locali. La cerimonia sarà anche l’occasione di presentare in anteprima il docu-film realizzato da Giffoni per raccontare i primi cinquant’anni di una storia amata e conosciuta in tutto il mondo. La riflessione, lo scenario, il contesto sociale, quello culturale, la visione: tutto questo sarà affidato all’intervento del sociologo Domenico De Masi dal titolo “I festival: le Università invisibili”. La giornata inaugurale si concluderà con la visita ai luoghi del Giffoni Film Festival: dalla Cittadella del Cinema fino alla Multimedia Valley, icona visionaria frutto di un’idea che è diventata realtà. Sono, infatti, in corso i lavori di realizzazione del Museo “Testimoni del Tempo” oltre a una nuova sala multimediale da 500 posti e a un’arena da 4300 posti.
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