E’ polemica tra la Lega e l’amministrazione comunale per ilSalerno pride che si terra’ a il 25 e il 26 maggio. Il partito di Salvini parla di “manifestazione di sapore carnevalesco, che sfilera’ per le strade della citta’ nelle prossime settimane mettendo alla berlina chi vive in modo legittimo la propria sessualita’”, e critica il patrocinio dato dal Comune. L’amministrazione, attraverso l’assessore alle Politiche Giovani e all’Innovazione, Mariarita Giordano, difende l’evento annunciando la sua stessa partecipazione. “Polemiche sterili fine a se stesse – bolla la Giordano – Saranno due giorni di eventi, incontri, laboratori. Sara’ un interessante momento di confronto organizzato da Arcigay con il supporto e il coinvolgimento di tante associazioni. Il 26 io stessa partecipero’ ad una iniziativa che si terra’ alla Camera di Commercio con la senatrice Monica Cirinna’. Alla fine dell’incontro, una piccola delegazione di persone andra’ da piazza Portanova fino al lungomare cittadino. Si trattera’ di un convegno dove si parlera’ di diritti e avremo anche l’onore di ospitare la Cirinna’. La Lega, dunque, parla di qualcosa che non c’e’. Non ci sara’ alcuna ‘sfilata carnevalesca’, ma solo un’aggregazione di persone. Non sara’ un gay pride ma si chiamera’ solo Pride proprio perche’ i temi trattati saranno tanti e trasversali: si andra’ dall’ambiente alla scuola, senza dimenticare i diritti declinati in ogni forma. Voglio altresi’ ricordare che la Corte di Strasburgo ci ha condannati per non aver, nel 2015, ancora una legge sulle unioni civili. Se queste critiche sono contro una legge del governo, allora non vedo come ci possano essere i presupposti, per i salviniani di governare”. “E’ notizia di queste ore – dicono, invece, dalla Lega – che il Comune di Salerno senza interpellare nessuno elargira’ un contributo di 2.500 euro per il gay pride, manifestazione di sapore carnevalesco. Ribadiamo ancora una volta che i soldi pubblici debbono essere utilizzati per dare servizi ai cittadini e per le famiglie in difficolta’ cosi’ come ribadiamo che quelli che sono i diritti naturali e fondamentali delle famiglie vanno difesi gridando forte il nostro no a quelle che sono definite unioni civili, alle adozioni di bambini da parte di coppie gay ed ha qualsiasi tipo di teoria gender”. Il presidente della Commissione Trasparenza al Comune di Salerno, Antonio Cammarota, invece, ribadendo di essere “sempre stati, come la maggior parte dei salernitani, contro ogni discriminazione per inclinazioni sessuali o il colore della pelle”, e’ pero’ convinto che “il Gay Pride e’ un’altra cosa, e la decisione della Giunta di concedere il centro di Salerno e il patrocinio con contributi pubblici, merita una riflessione. L’ansia modernista e progressista di questa giunta leggera produce solo guasti, perche’ non e’ il carnevale di Rio o la fanfara dei Bersaglieri, ma un evento obiettivamente divisivo”. “Dunque – conclude Cammarota – si faccia pure il Gay Pride ma in un luogo dedicato, come il Parco Pinocchio o il Parco Mercatello, senza imporre il corteo a tutta la citta’ e alla sua sensibilita’”.
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