“Inutile la levata di scudi del Pd e altri a difesa della ’18App’ voluta da Renzi e poi anche da Franceschini. Sotto il cappello di una misura pensata per allargare, giustamente, gli strumenti di fruizione della cultura, si sono moltiplicati imbrogli e furbizie. Troppi con quei 500 euro, si compravano telefonini, videogiochi e perfino lavatrici. La guardia di finanza ha rilevato truffe per 9 milioni di euro e la Corte dei Conti ha accertato un’ipotesi di danno erariale. E’ una misura che va sostituita con strumenti più efficaci. Il centrodestra vuole difendere la cultura e gli strumenti del sapere, a cui destinare queste risorse. Sinistre e grillini invece calpestano la cultura e finanziano l’imbroglio. Non avendolo fatto apposta, invece di criticare chiedano scusa”. Parla così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervenuto ieri pomeriggio a Battipaglia, in occasione dell’incontro promosso Battipaglia Radici e Valori per affrontare il tema delle emergenze sociali ed economiche che oggi caratterizzano l’Italia, ormai ad un bivio. Il parlamentare ha infatti voluto porre l’attenzione su un tema attuale che non poche polemiche ha suscitato, ovvero la decisione del governo Meloni di eliminare il cosiddetto bonus cultura. Per il senatore è stata anche l’occasione per fare il punto sul tema immigrazione: “Il Governo italiano chiede più condivisione sul tema dell’immigrazione. Tutti devono farsi carico degli sbarchi. Vogliamo che i confini mediterranei siano i confini dell’Europa. L’Italia risulta particolarmente penalizzata dalla sua posizione geografica ma questo non significa che dobbiamo cavarcela da soli – ha infatti aggiunto il vice presidente del Senato – Per quanto riguarda la Francia, prossimamente ci sarà un incontro tra Macron e Meloni, entrambi continueranno a dialogare anche se in Italia il mandato del Governo è molto chiaro a differenza di quello di Macron, un Presidente senza maggioranza, concentrato a dimostrarsi forte per non perdere altri consensi. Se si dimostrasse arrendevole sul fronte dell’immigrazione, avrebbe un problema ancora più forte di governabilità. Noi non possiamo preoccuparci dei numeri parlamentari di Macron, dobbiamo pensare alla tutela del nostro Paese e dei confini europei. L’obiettivo è far entrare un numero limitato di persone attraverso un’adeguata programmazione per accoglierli in maniera dignitosa e offrirgli la possibilità di lavorare, evitando così ogni forma di sfruttamento”.
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