di Marta Naddei
Primo semaforo rosso per Alberico Gambino. Nemmeno il tempo di sedersi nuovamente tra gli scranni di Palazzo Santa Lucia che già si trova a dover far i conti con un nuovo grattacapo. L’ipotesi che l’ex sindaco di Pagani – pronto a riappropriarsi del proprio posto in Consiglio regionale dopo la sospensione di oltre due anni in virtù dei guai giudiziari che lo hanno coinvolto – possa tornare alla casa madre, ovvero Forza Italia, proprio non è piaciuta ai componenti del coordinamento provinciale del partito del Cavaliere. D’altronde, Gambino nel 2010 ottenne 24mila preferenze alle elezioni regionali proprio sotto il segno di quello che all’epoca di chiamava Pdl, poi tornato all’originario Forza Italia. E su questa base si muoverebbe la sua volontà di aderire al gruppo consiliare del partito di Berlusconi. Ad essere contestata – da parte del coordinamento provinciale forzista – all’ex primo cittadino della città di Sant’Alfonso è la vicinanza ai Fratelli d’Italia di Edmondo Cirielli: una vicinanza mai formalizzata con l’adesione al partito, ma che – al momento – è esclusivamente testimoniata dall’appoggio che una lista riconducibile a Gambino ha fornito al candidato sindaco di Fratelli d’Italia alle scorse elezioni amministrative in quel di Pagani, ovvero Massimo D’Onofrio. Ma la realtà sarebbe ben altra: all’interno del coordinamento provinciale di Forza Italia serpeggia il dubbio che la mossa Gambino possa essere strumentale alla creazione di un fronte “anti-Carfagna” interno al partito. Insomma, anche nello scacchiere politico immediatamente futuro in vista delle Regionali della prossima primavera, la presenza di Alberico Gambino – il quale comunque sembrerebbe seriamente intenzionato a ricandidarsi a supporto del presidente uscente Stefano Caldoro – è una pesante variabile da non sottovalutare. Insomma, averlo in lista alle prossime elezioni potrebbe mettere a repentaglio il posto di qualche altro esponente forzista di casa nostra che magari un pensierino a metter piede a Palazzo Santa Lucia ce lo sta davvero facendo. E sembra che da via Porta Elina lo sappiano bene, tanto che è arrivato il primo stop al rientro di Gambino tra le fila di Forza Italia. I componenti del coordinamento provinciale (Eva Longo, Enzo Fasano, Franco Cardiello, Monica Paolino, Marzia Ferraioli, Pasquale Aliberti, Domenico Di Giorgio, Giuseppe Zitarosa, Antonio Roscia e Gigi Casciello), hanno parlato di «dubbia appartenenza» di Gambino a Forza Italia e di, addirittura, «perplessità e sconcerto dei militanti e degli elettori» alla notizia di un paventato ritorno del figliuol prodigo Alberico, alla luce, appunto, della vicinanza ad altri schieramenti politici (leggasi Fratelli d’Italia) alle amministrative di Pagani, contro il candidato forzista. Una presa di posizione, ed una sottolineatura quella relativa al trascorso di “simpatizzante” di Fdi, che si distanzia dal clima di unità tra le varie forze del centro destra salernitano, tanto sponsorizzato nelle ultime settimane. Ma che le cose non andassero proprio nel verso dell’armonia tra “forzisti” e “fratelli” lo si era intuito già dalla presa di posizione di Pasquale Aliberti contro la candidatura di Giovanni Romano quale sindaco – presidente di Provincia. «Riteniamo – scrivono dal coordinamento provinciale – che eventuali adesioni a Forza Italia di esponenti politici salernitani debbano sempre essere condivise con il coordinamento provinciale del partito». La nota è da tutti firmata, meno che dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Mara Carfagna. Circostanza di cui si è accorto il consigliere comunale di Forza Italia Salvatore Gagliano, che su Facebook pur non entrando nel merito della questione, si pone alcuni interrogativi. «Manca, udite udite, la firma della numero 1, la coordinatrice Mara Carfagna. Ma vi sembra normale tutto ciò? Ma forse la Carfagna non avrà firmato per non rompere con il duo De Siano – Cesaro che la pensano, forse, in maniera diversa? Sono certo che ben presto scopriremo le motivazioni. Immaginate cosa succederà, se Gambino dovesse rientrare alla Regione nel gruppo di Forza Italia regionale?». Ma ci sarebbe di più: sembra che anche lo stesso Fernando Zara – che dovrebbe lasciare il posto al rientrante Gambino – abbia consegnato in Consiglio regionale un documento per opporsi al ritorno eccellente dell’ex sindaco di Pagani. Il progetto di un centrodestra salernitano unitario sembra, dunque, essere naufragato al primo vero e più importante ostacolo: quello delle poltrone.