Salvatore Gagliano, tenta una nuova scalata a Palazzo Santa Lucia, dopo le prime due esperienze come consigliere con Forza Italia prima e di Alleanza Nazionale poi. Questa volta ha scelto di riprovarci tra le fila di Fratelli d’Italia, lo stesso partito del candidato Edmondo Cirielli e della premier Giorgia Meloni.
Cosa l’ha spinto a scendere nuovamente in campo?
“Dopo tanti anni di impegno politico e amministrativo ho sentito il dovere, prima ancora che la volontà, di tornare in campo. In questi anni tante persone, cittadini, amministratori e amici mi hanno chiesto di rimettermi a disposizione del territorio. Ho riflettuto a lungo, ma la passione per la mia terra e la consapevolezza di poter dare ancora un contributo concreto mi hanno convinto. Oggi più che mai credo servano esperienza, serietà e ascolto vero dei cittadini. E sono convinto che per risolvere davvero i problemi del territorio bisogna essere all’interno delle istituzioni, dove si possono prendere decisioni e incidere concretamente sul futuro della nostra comunità”.
Lei già conosce l’ambiente di Palazzo Santa Lucia come ex Consigliere. Cosa è cambiato da quando ha terminato la sua esperienza in Regione?
“Molte cose sono cambiate, ma purtroppo non tutte in meglio. Negli ultimi anni la Regione ha accentuato una gestione fortemente centralizzata, con poca attenzione alle realtà locali e alle istanze dei territori. La burocrazia è aumentata, mentre i tempi di risposta si sono allungati. Credo che sia necessario restituire centralità ai Comuni e ridare voce alle province, che rappresentano la prima linea del contatto con i cittadini”. Ha deciso di candidarsi con Fratelli d’Italia, lo stesso partito di Cirielli e della Meloni, che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale in termini di preferenze.
Secondo lei per quale motivo?
Sarà così anche in questa tornata elettorale in Campania? “Fratelli d’Italia è cresciuto perché ha mantenuto coerenza, serietà e una visione chiara. Giorgia Meloni ha saputo rappresentare la destra di governo in modo credibile e concreto, e questo è stato apprezzato dagli italiani. In Campania, come nel resto del Paese, gli elettori riconoscono in FdI un punto di riferimento affidabile e radicato. Sono convinto che anche in questa tornata elettorale i cittadini premieranno la coerenza e la capacità di fare squadra”. Venticinque anni fa, con Forza Italia e cinque anni più tardi con Alleanza Nazionale, ha ricoperto l’incarico di Consigliere Regionale ottenendo tra i 13mila e i 14mila voti. Secondo lei la soglia per essere eletti è rimasta identica?
“Oggi il quadro politico è molto più frammentato, ma la soglia per essere eletti in provincia di Salerno resta alta. Non bastano più solo i numeri, serve una rete di consenso vero, radicato nei territori. Credo che l’impegno costante e la credibilità personale siano ancora le chiavi per ottenere la fiducia degli elettori. Io confido nel rapporto diretto con le persone, costruito in tanti anni di presenza e ascolto”.
Se dovesse vincere il centrodestra con Cirielli, secondo lei cosa andrebbe cambiato in Regione rispetto ai dieci anni di governo De Luca? E perché gli elettori dovrebbero esprimere la propria preferenza per Salvatore Gagliano?
“In Regione serve un vero cambio di metodo. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a una gestione fortemente accentrata, una Regione in cui di fatto decideva una sola persona, lasciando agli assessori poco spazio di azione e quasi nessuna visibilità. Questo ha ridotto la possibilità di confronto e la capacità di dare risposte concrete alle esigenze dei territori. Serve invece una Regione più aperta, partecipata e capace di valorizzare tutte le competenze, restituendo dignità e ruolo alle istituzioni locali. Gli elettori, a mio avviso, devono poter scegliere persone con una solida esperienza amministrativa e politica, che conoscano davvero i problemi del territorio. Ho avuto l’onore di guidare per quindici anni il Comune di Praiano come sindaco e di rappresentare per dieci anni la provincia di Salerno in Consiglio Regionale. A questo si aggiunge una lunga attività nel mondo dello sport, riconosciuta con la Medaglia d’Oro al Merito Sportivo del Coni e una consolidata esperienza imprenditoriale nel settore del Turismo, un comparto trainante per l’economia provinciale e regionale. Non promesse, ma fatti. Io torno in campo con l’entusiasmo di sempre e la volontà di mettere la mia esperienza al servizio dei cittadini, senza interessi personali ma con il solo obiettivo di far crescere la nostra terra”. Gagliano ha fortemente voluto questa candidatura e, presumibilmente, la sua esperienza e la sua professionalità, alla lunga potrebbero avere la meglio.
Mario Rinaldi





