Chiedono un intervento ad horas per scongiurare il pericolo di esondazioni nell’area di Santa Teresa, la presidente del Comitato No Crescent, Raffaella Di Leo che, nei giorni scorsi, ha scritto al ministro dell’ambiente della tutela del territorio e dei mari e ai ministri dei beni ambientali e culturarali e delle infrastrutture e trasporti per portare all’attenzione del governo nazionale la vicenda che riguarda l’area di Santa Teresa, oggetto di procedimento penale presso il tribunale di Salerno per quanto riguarda la deviazione, poi rivelatasi abusiva, del torrente Fusandola di Salerno per la edificazione del fabbricato privato crescent e della piazza pubblica, lavori in atto. Una deviazione che, secondo i membri del comitato No Crescent, sarebbe stata concepita dai progettisti dell’intervento in quanto interferente con le opere infrastrutturali previste nel suddetto progetto. La Procura della Repubblica di Salerno ha più constatato che non è stata acquistata l’autorizzazione idraulica che avrebbe dovuto rilasciare il genio civile. Autorizzazione che, in ogni caso, non sarebbe giunta perché, sulle acque pubbliche, è vietata qualsiasi attività per tutelare ed assicurare il libero deflusso delle acque dei fiumi, canali, torrenti, fiumi e scolatoi pubblici. Tra le altre ragioni che avrebbero impedito la concessione dell’autorizzazione la normativa secondo cui il nuovo alveo fosse chiuso e, di conseguenza, coperto. Disposizione che si scontra con la normativa attuale che di fatto vieta la copertura di qualsiasi corso d’acqua che non sia imposto da ragioni di pubblica utilità. Il tutto è stato poi confermato anche dalla Cassazione che ha determinato non solo la inedificabilità della fascia di rispetto, 10 metro dagli argini, ma anche la immodificabilità del tracciato. Per quanto riguarda gli aspetti idraulici del torrente Fusandola il Ctu ha poi determinato che vi è il rischio concreto che la corrente idraulica non riesca a defluire regolarmente generando fenomeni di rigurgito verso monte che potrebbero determinare la fuoriuscita di acqua anche in corrispondenza del tratto iniziale dell’alveo con pericolosi fenomeni di esondazioni. Per tutte queste ragioni, i membri del comitato No Crescent chiedono un intervento immediato proprio per evitare danni alla pubblica e privata incolumità a causa della deviazione del Fusandola Erika Noschese
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