Prima si introdusse all’interno dell’Istituto Pitagora in via Mauri per portare via materiale ed oggetti presenti nel laboratorio, poi, non contento di ciò, si intrufolò nel Winner Garden per completare l’opera ma fu sorpreso dagli uomini dell’arma ed arrestato. Costantino Fazio, difeso dall’avvocato Michele Sarno, è stato condannato ad un anno di reclusione dal giudice Gabriella Passaro. Il pubblico minister aveva chiesto un anno e mezzo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Costantino Fazio aveva aveva rubato oggetti vari all’linterno dell’istituto “Pitagora”. Il giovane, originario di Bellizzi, era riuscito ad entrare in possesso delle chiavi della scuola. L’uomo era riuscito a introdursi nell’ufficio di presidenza e scassinando il cassetto si era impossessato delle chiavi che permettevano di accedere ai laboratori. Era riuscito così a trafugare una serie di monitor per pc, piastre per capelli e macchine fotografiche. Invece di fuggire Fazio tentò di nascondere quanto rubato per poi dirigersi verso il Winner Garden. Ed è stato qui che è stato scoperto dai carabinieri (il giovane era anche uscito col “bottino” per era tornato indietro perché allarmato dai fari di un veicolo che pensava fosse quello della polizia). Nel corso dell’attività di controllo i carabinieri notarono la saracinesca forzata del locale ed entrarono immediatamente nell’attività commerciale. All’interno del Winner Garden scoprirono l’uomo (che successivamente si è scoperto essere un pregiudicato) e lo tradussero in Caserma. Il 38enne si era impossessato di vari prodotti presenti all’interno del bar, tra cui una serie di bottiglie di spumante molto costose, un ipad ma anche una cinquanta euro tagliata in due e pochi spiccioli. Al termine della perquisizione, i carabinieri trovarono nelle sue tasche anche delle chiavi della porta blindata dell’istituto scolastico. Gli oggetti rubati al Pitagora si trovavano ancora poco lontano dalla scuola, nascosti in alcuni sacchi che il 38enne aveva lasciato per andare a svaligiare il bar con l’intento di recuperarli successivamente. Alla fine il bottino complessivo fu stimato sui diecimila euro. Nel corso dell’udienza di ieri mattina il legale difensore, l’avvocato Michele Sarno, aveva evidenziato che il suo assistitito aveva agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e che questo particolare spiegherebbe anche il modo maldestro in cui è avvenuto il furto. L’avvocato ha sottolineato che Fazio ha da poco ripreso il percorso per disintossicarsi ed uscire definitivamente dalla sua condizione di dipendenza dalla droga. Il salernitano è stato condannato per rapina e danneggiamento.
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