Medici furbacchioni si dividono tra l’ospedale e la clinica, “in nero”. Senza risultare da nessuna parte. Nulla a che vedere con l’attività extramoenia o le ore di straordinario, quello che farebbero due anestesisti e un ginecologo dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno avrebbe aspetti penali, qualora si dimostrasse la teoria investigativa. Quella dei carabinieri del Nas alle prese con una dettagliata denuncia che riporta nomi, fatti, circostanze. Pare anche già verificarte dagli inquirenti e inoltrate alla struttura commissariale. Che, dal conto suo, avrebbe avviato una indagine interna per capire se questi medici risultavano o meno al lavoro mentre erano in clinica. Una struttura privata fuori regione dove, secondo le ipotesi al vaglio dei carabinieri, avrebbero prestato opera professionale in totale assenza di contratti. Quindi, neanche l’ipotesi dell’extramonenia. Niente di niente, solo una presunta ‘furbata’ per racimolare soldini in più. Tutto è coperto dal più strettio riservo e si lavora per trovare riscontri alla denuncia presenta da chi sa bene come muoversi. Anzi, sa bene il percorso intrapreso dai tre finiti all’attenzione dei carabinieri e dei vertici aziendali. Una indagine destinata ad allargarsi proprio per capire le reali dimensioni dei fenomeno. Insomma, un pianeta sanità travolto da inchieste e scandali. E che non risparmia nessuno, nè Azienda nè Asl Salerno. Facciamo il punto. L’Asl Salerno e l’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” (con presìdi annessi) sono accomunate dai controlli delle forze dell’ordine impegnate a fare luce su alcune situazioni definite ‘anomale’ e, ancora, a seguire numerose inchieste volte a scoprire i ‘furbacchioni’ del cartellino e delle liste d’attesa. Ruggi. Assentesimo, licenziamenti,mazzette per dribblare le liste d’attesa.Il provvedimento interno. Il Commissario straordinario, Nicola Cantone, ha denunciato il primario di Ortopedia reo di aver consentito, ad un collega in pensione, di operare. Asl Salerno. I ‘casi’. “Pizzicati” per il momento 300 medici rei di aver eseguito Alpi e straordinari senza che fossero stati autorizzati a farlo. Tra questi, 21 sono anestesisti.Le verifiche, di Azienda e Procura, hanno evidenziato irregolarità : la mancata timbratura dei cartellini, gli elenchi dei turni di servizio che non si trovano, nessun giustificativo del perchè effettuare lavoro extra, autorizzazione di liquidazione delle ore di lavoro effettuate oltre quelle contrattuali considerate dubbie. La somma totale da restituire è pari a 441mila euro: c’è chi deve fino a 104mila euro. Mentre continua il braccio di ferro, le indagini interne proseguono e a breve potrebbero anche regalare eclatanti novità. Sapri. Avrebbe incassato soldi per interventi di interruzione di gravidanza illegali. Per questo il primario di Ginecologia dell’ospedale di Sapri, Bruno Torsiello, è indagato per aborti illegali, peculato e falso in atto pubblico perché avrebbe prodotto anche dei certificati falsi. Gran lavoro per la magistratura e le forze di Polizia alle prese con un pianeta, quello sanitario, dalle continue criticità
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