Fonderie Pisano: produzione e delocalizzazione gli obiettivi - Le Cronache
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Fonderie Pisano: produzione e delocalizzazione gli obiettivi

Fonderie Pisano: produzione e delocalizzazione gli obiettivi

MARTEDÌ 13 DICEMBRE 2016 16.25.21
Le Fonderie Pisano sono già al lavoro “per procedere in tempi strettissimi al riavvio delle attività produttive dopo il periodo di fermo forzato”. A sostenerlo, in una nota, la proprietà dei Pisano, all’indomani del dissequestro dello stabilimento avvenuto dal tribunale del Riesame di SALERNO. “L’oggettività dei dati rilevati dall’Arpac e gli interventi strutturali da noi messi in campo – spiega la proprietà – rappresentano il riferimento centrale per ribadire la piena rispondenza dell’impianto produttivo dello stabilimento di Fratte alla normativa vigente. Va, altresì, evidenziata la riconosciuta legittimità delle autorizzazioni ambientali (AIA) relative all’attività della Fonderia. Si tratta, quindi, di elementi di sostanziale rilevanza di cui il Tribunale del Riesame ha ritenuto di dovere tenere conto”. Oltre a sottolineare la piena fiducia nell’oprato della magistratura, la proprietà ribadisce ch “sempre pronti e disponibili ad accogliere indicazioni tese a garantire il disagio più contenuto possibile per la popolazione residente, con la conferma della riduzione volontaria della produzione all’ottanta per cento della capacità produttiva”. In considerazione anche del nuovo centro commerciale da poco inaugurato nella stessa area, Le Cotoniere, la proprietà spiega che: “il monitoraggio costante delle emissioni resta uno dei punti fondamentali dell’atteggiamento dell’azienda rispetto al territorio circostante, anche in considerazione dell’intervenuto avvio delle attività di un centro commerciale nelle vicinanze delle Fonderie”. Stamattina, inoltre, nel corso di una assemblea dei lavoratori, si era discusso nuovamente della necessità della delocalizzazione. “+ bene ribadire – rimarca il presidente delle Fonderie, Mario Pisano – che il nostro obiettivo primario rimane quello di non deprivare il territorio salernitano di un’azienda sana ed in grado di garantire reddito ed occupazione a centinaia di addetti diretti ed indiretti. Siamo determinati a continuare la produzione nell’attuale sito di Fratte solo per il tempo necessario per consentire l’individuazione di un nuovo sito e la relativa costruzione di un nuovo stabilimento. Continuano le riunioni con il livello istituzionale regionale di programmazione territoriale e con il Ministero dello Sviluppo Economico allo scopo di localizzare un’area condivisa ed idonea alla realizzazione della nuova fonderia che – ribadiamo – sarà la più moderna in Europa ed avrà un impatto ambientale molto al di sotto dei limiti di legge nazionali e comunitari”.