In data odierna – su specifica richiesta – sono pervenuti agli uffici delle Fonderie Pisano in Fratte/Salerno i dati Arpac in esito ai controlli effettuati nelle date del 10, 18 e 26 agosto scorso. Per quanto concerne le emissioni derivanti dal processo di fusione – che avviene per mezzo del forno cubilotto e che vengono, poi, convogliate nell’impianto di aspirazione e, quindi, immesse in atmosfera dal camino – tutti i valori ed in particolare quelli relativi alle concentrazioni di Monossido di Carbonio (CO), Ossido di Azoto (NOX) e di Biossido di Zolfo (SO2) sono risultati molto inferiori ai valori limite prevista della normativa vigente in Italia. In relazione ai controlli delle acque di scarico, sono stati esaminati 34 parametri e nessuno è risultato fuori norma. Per quanto concerne le dichiarazioni denigratorie relative alla regolarità o – addirittura – inesistenza della compravendita del suolo ex/Rdb in Campagna, è appena il caso di rimarcare l’assoluta regolarità della compravendita. Desta perplessità un atteggiamento di totale chiusura rispetto all’ipotesi della realizzazione di un nuovo impianto a basso impatto ambientale non solo da parte del sindaco di Campagna, ma anche da parte di altri primi cittadini che si dichiarano non intenzionati a valutare un’opzione che apre sicuramente prospettive di crescita delle economie locali ed è in grado di attivare ricadute occupazionali non secondarie sia dirette che nell’indotto. Dal nostro punto di vista, è bene ribadirlo, vi è la massima disponibilità a creare tutte le condizioni per raggiungere un clima di collaborazione e di condivisione con le comunità con le quali si intende entrare in contatto. Il valore di un’attività produttiva – adeguata alle esigenze di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini – resta per noi importante dal punto vista sociale, oltre che strettamente economico. In tale ottica, occorre sottolineare che è in corso un’attenta valutazione di altri siti ritenuti idonei alla realizzazione del nuovo impianto produttivo non solo sul territorio della provincia di Salerno ma anche in aree limitrofe. Alla luce delle informazioni sopra riportate, si evince che gli interventi effettuati nell’impianto di Fratte/Salerno hanno consentito, quindi, di delineare un quadro complessivo – dal punto di vista dell’impatto ambientale – in linea con la normativa vigente. Rinnoviamo, quindi, l’auspicio che si possa procedere al recupero – anche parziale – del ciclo produttivo nello stabilimento di Fratte/Salerno scongiurando l’ipotesi di uscire definitivamente dal mercato e rendendo, quindi, impossibile il proseguimento delle attività in un nuovo sito. Si ribadisce, infine, massimo rispetto verso gli organi inquirenti e giudicanti, oltre che piena disponibilità a qualsiasi forma di collaborazione fosse ritenuta opportuna.
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