ll comitato salute e vita non si arrende e scrive di nuovo al prefetto, che dopo aver lasciato le richieste dei cittadini inascoltate, incontrerà martedì alle 17.00 il presidente Lorenzo Forte e i rappresentanti del comitato. Un duro attacco quello di Forte e dei suoi, stanchi di essere “glissati”, ma soprattutto delusi dalle dichiarazioni che Malfi ha rilasciato qualche giorno fa in merito alla questione delle fonderie Pisano, oramai in bilico, tra delocalizzazione e proposte, proteste e amarezza di chi vede i propri cari ammalarsi. Dopo aver anche consegnato la mappa delle zone più a rischio, di quelle dove cresce a dismisura il tasso di mortalità e di malattie, Forte riscrive a Malfi: “Le sue dichiarazioni hanno suscitato in tutti noi stupore ed indignazione. In un’intervista Lei esordisce dicendo che il problema delle Fonderie Pisano è un problema politico. Sicuramente è un problema che la politica non ha voluto risolvere in tutti questi anni, ma lo definiremmo piuttosto un problema ambientale, sanitario e giuridico. Per quanto riguarda la questione della mancanza del Cpi, sostiene che per ottenerlo sia necessario seguire un “percorso”. Ebbene i cittadini si chiedono quanto tempo possa durare questo percorso, per quanto tempo le autorità possano tollerare questa grave mancanza. Le ricordiamo che tale certificato mancava anche al momento del primo rilascio dell’Aia, cioè ben quattro anni fa. Per tutto questo tempo nella fonderia si è operato senza le necessarie norme di prevenzione infortuni e si continua a farlo tutt’ora. Ci lascia totalmente allibiti l’affermazione secondo cui chiudere la Pisano costituirebbe “un rischio per la pubblica incolumità”. Purtroppo prendiamo atto che la politica ed il Governo, di cui Lei è il rappresentante sul territorio, premiano gli imprenditori disonesti che mettono al primo posto il profitto a discapito della sicurezza degli operai che lavorano in un impianto obsoleto che mai potrà essere messo a norma con qualsivoglia intervento di adeguamento, e dei cittadini che putroppo da anni subiscono i fumi molesti della Fonderia e continuano ad ammalarsi”. Infine conclude Forte: “Confidiamo nuovamente nel suo interessamento, anche se non nascondiamo come le sue ultime dichiarazioni e la mancanza di riscontro da parte sua ai nostri accorati appelli ci gettano nello sconforto, perchè rivelano ancora una volta come le ragioni della gente comune e la salute della collettività vengano dopo gli interessi economici e politici”.
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