di Mario Rinaldi
Una storia lunga 100 anni. Tanti quanti quelli compiuti da Luigia Cardonia, nata a Montecorvino Rovella il 28 novembre 1924, “adottata” dal Comune di Fisciano dagli anni 50’, epoca nella quale conobbe suo marito, Pasquale De Caro, del quale è vedova da oltre 24 anni. Gina, il nome col quale è da tutti conosciuta, ha raggiunto il prezioso traguardo del secolo di vita, avvolta dal calore e dall’affetto della sua famiglia, che si dedica a lei con amore e gratitudine per tutto ciò che ha fatto per loro nel corso della sua vita. Prima di nove figli, di cui quattro femmine (Gina, Anna, Mafalda e Rosaria) e cinque maschi (due deceduti in tenera età, Antonio Mario e Franco), è l’unica delle donne, insieme al fratello Antonio, ad essere rimasti in vita. Come altri suoi coetanei, Gina è stata testimone dei cambiamenti sociali, politici ed economici che hanno caratterizzato il XX secolo e il passaggio in un nuovo millennio, ma che non hanno mai intaccato la sua incrollabile fede cattolica né la sua profonda devozione alla famiglia, da lei considerata come sacra ed indissolubile. Ha assistito alla nascita di nuove generazioni, portando con sé la saggezza e le esperienze di chi ha affrontato tante sfide. È madre, nonna e bisnonna, e in ogni suo ruolo ha cercato di trasmettere ai giovani l’importanza di credere nei propri ideali, di non cedere mai di fronte alle avversità. I suoi racconti, nonostante l’età, sono lucidi, attenti e dettagliati: “Ho vissuto l’infanzia e l’adolescenza a Montecorvino Rovella, mio paese natale, ho frequentato le scuole elementari, poi per problemi familiari non ho potuto continuare gli studi. Ho vissuto i difficili anni della seconda guerra mondiale, scampando anche a molti pericoli che potevano costare la vita mia e quella dei miei cari”. Poi il racconto del suo amore: “Conobbi mio marito Pasquale a una festa a Lancusi, nel lontano 1955. Dopo circa un anno, il 4 febbraio 1956 ci sposammo a Montecorvino. E’ stato un matrimonio indimenticabile, perché in quel giorno ci fu una delle nevicate più copiose della storia, e debbo ammettere che sposarsi con la neve è stata un’esperienza davvero unica ed emozionante”. Dopo le nozze, Gina si trasferisce stabilmente a Penta. La coppia avrà due figlie, Pina e Luisa, che crescono insieme a Lia (cugina di primo grado che ha perso la madre da piccola), molto legata a questa famiglia, dove sono stati accolti con benevolenza anche il marito Nino e i figli Luigi e Mario, che hanno sempre nutrito particolare affetto nei confronti della zia acquisita. Nonna Gina e Zia Gina, come affettuosamente viene chiamata dai suoi più stretti familiari, ha ventuno nipoti, di cui quattro di discendenza diretta (è nonna di Federica e Francesca figlie di Pina e Michele e Alfredo e Martina figlie di Luisa e Gianpiero) e bisnonna di Federica, l’ultima arrivata, figlia di sua nipote Francesca. Giovedì sera, nel giorno del suo centesimo compleanno, Gina ha ricevuto dal vicesindaco del Comune di Fisciano, Mariagrazia Farina, una targa per celebrare questo indimenticabile giorno. In seguito, i familiari hanno onorato il lieto evento con una festa degna di nota. E lei, Gina, con i suoi capelli argentati e gli occhi che brillano di una saggezza infinita, è stata lieta di accogliere tutti nella casa dove vive insieme alla figlia Pina e al genero Michele ricordando a tutti che non è una semplice centenaria, ma la custode di una memoria storica che abbraccia un secolo di cambiamenti, di sfide e di conquiste, che in questo giorno ha voluto condividere con tutti i presenti.