di Giuseppe D’Alto
Fiorentina-Grasshopper quindi anni dopo il misfatto dell’Arechi. “Firenze Santa Maria Novella”.Quella notte non si parlò nei di quanto sono buoni i bomboloni la mattina né qualcuno che avvertì… “Guai se parli male di Antognoni”. Firenze – Santa Maria Novella ma la canzone di Pupo centra poco con quello che accadde il 25 ottobre a Firenze. La Salernitana, neo promossa in A, le prese di brutto al Franchi. Crollò sotto i colpi di Edmundo e Batistuta… Ma il peggio si verificò qualche ora dopo con l’agguato dei tifosi viola alla stazione di Santa Maria Novella (feriti 50 tifosi granata). Un assalto che in pochi avevano messo in conto visti i pochi precedenti (ma evidentemente i campani non sono molto simpatici ai fiorentini). Non passò neanche una settimana e la Fiorentina si ritrovò impegnata allo stadio Arechi contro la formazione svizzera del Grasshoper per un incontro valevole per la Coppa Uefa. I viola avevano il campo squalificato e la scelta ricadde su Salerno sia per la capienza della struttura sia per la grande passione calcistica dei tifosi campani ma soprattutto per devolvere l’incasso agli alluvionati di Sarno. Una vetrina importante ma i tifosi della Salernitana non avevano dimenticato quello smacco. Si giocò in un clima quasi surreale con le curve chiuse e cori beceri (addirittura striscioni in viola inneggianti la Cavese). Lulù Oliveira prova a distrarre tutti con un pregevole doppietta la la vera bomba arriva dalla tribuna e stordisce sul finire del primo tempo il quarto uomo Philippe Flament (rotula spappolata e trenta giorni di prognosi) della federazione belga. La partita viene sospesa… Si scatena il caos, temono anche i giocatori viola in tribuna con Pasquale Padalino scortato verso gli spogliatoi dal direttore Tommaso D’Angelo. Fuori si scatena la guerriglia… Si lancia tutto quello che si trova a tiro. Un tifoso, con il volto coperto da una sciarpa, esclama: “A che serve? Lo dobbiamo fare, si sono comportati male a Firenze”. Il giorno dopo sarà individuato il giovane tifoso granata autore del lancio galeotto. Antonio Avossa, giovane studente salernitano, passerà alla storia come il bombarolo dell’Arechi (altri quattro tifosi furono denunciati per detenzione di materiale esplosivo). La sua lunga vicenda giudiziaria si concluderà positivamente grazie alla mirabile esposizione difensiva dell’avvocato Michele Tedesco. Ieri il sorteggio della fase preliminare di Europa League ha regalato il Grasshopper alla Fiorentina tredici anni dopo. ”E’ acqua passata e i nostri rapporti col Grasshopper sono ottimi – dice l’ad Sandro Mencucci”. Di certo non si giocherà all’Arechi anche se sarebbe stato bello cancellare quella macchia ma con questi chiari di luna resta solo un affascinante pensiero di mezza estate.