Figliolia: Bilancio, la situazione resta delicata - Le Cronache Ultimora
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Figliolia: Bilancio, la situazione resta delicata

Figliolia: Bilancio, la situazione resta delicata

di Erika Noschese

 

 

Non nasconde la sua preoccupazione per la situazione economica e finanziaria del Comune la consigliera di maggioranza Barbara Figliolia, eletta in quota Popolari e Moderati, che anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha chiesto maggiori spiegazioni all’assessore al ramo Eva Avossa. In diverse occasioni i Popolari e Moderati hanno evidenziato le criticità che attanagliano l’amministrazione comunale dal punto di vista soprattutto del verde pubblico tanto che solo pochi giorni fa un ristoratore della zona orientale ha scritto all’amministrazione Napoli per chiedere un intervento immediato di potatura degli alberi.

Consigliera Figliolia, nel corso dell’ultimo consiglio comunale lei ha espresso preoccupazione per la situazione economico-finanziaria del Comune di Salerno. È preoccupata?

«Come si fa a non essere preoccupati davanti ad una situazione che è quella che è, soprattutto quando sul Bilancio si viene convocati più di una volta sui problemi dovuti agli errori che sono stati evidenziati. La situazione finanziaria è alquanto precaria, è quella che conosciamo. Che naturalmente non ci lascia sereni anche perché sono i cittadini, alla fine, che sono chiamati a ripianare un deficit abbastanza rilevante».

Tra i tanti problemi che oggi caratterizzano l’amministrazione comunale anche la decisione di uscire dal Consorzio Farmaceutica. Sono emerse irregolarità, cosa ne pensa?

«Da quanto ho intuito, più che capito siamo al cospetto di un’altra brutta matassa da sbrogliare. E’ un problema che molti di noi, arrivati solo da poco in Consiglio Comunale, non conoscono fino in fondo. E’ una vicenda che ho dovuto affrontare e tentare di capire in fretta, senza conoscere in modo approfondito tutti i risvolti, accorgendomi che non è cosa semplice. La vicenda ha una lunga storia alle spalle e risale a molti anni fa: non so se si sia arrivati a questo punto per una cattiva gestione o per problemi oggettivi che coinvolgono anche altri Comuni presenti nel Consorzio. Di certo credo che la decisione di uscire dal Consorzio Farmaceutico sia stata comunque il passo decisivo per far luce finalmente sul problema e sia venuto anche il momento per sbrogliare questa intricata matassa. Nei prossimi giorni, comunque, ne sapremo di più , approfondendo il problema quando esso approderà nella Commissione trasparenza».

Verde pubblico, non mancano i problemi. Tante sono le denunce da parte dei cittadini. Crede che il passaggio da Isam a Salerno Pulita possa essere la svolta?

«Le lamentele mie e del gruppo cui appartengo, quello dei Popolari e Moderati, risalgono già a molti mesi fa: è obiettivamente sotto gli occhi di tutti la situazione in cui versa il verde in città. Basta farsi una passeggiata e ascoltare i commenti della gente. Noi non abbiamo fatto altro che essere portavoce delle critiche e delle doglianze dei cittadini. Abbiamo dato voce nelle sedi istituzionali e sui giornali alle proteste di tanti che mi hanno investito del problema sulla cattiva gestione del verde. Mi è capitato, per esempio, di recente di riflettere sui guasti e sul trattamento che il nostro patrimonio arboreo sta subendo. Addirittura capita di assistere alla potatura, tra l’altro fuori tempo massimo, di alberi e piante in piena vegetazione, invece di occuparsi delle aiuole e delle erbacce incolte. Più che avercela con l’Assessore, bisognerebbe segnalare la cosa agli uffici preposti. Mi è stato spiegato che la potatura è dovuta a motivi di sicurezza, la qual cosa obiettivamente non mi convince per nulla, anzi mi fa amaramente sorridere. Mi verrebbe voglia di organizzare un servizio fotografico per dimostrare che le cose non stanno proprio così. Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale abbiamo deciso il passaggio dall’Isam a Salerno Pulita. Saluto con grande soddisfazione tale decisione. Ritengo che le cose non potranno che migliorare. Ai cittadini ora chiediamo solo un po’ di pazienza. Il servizio non può che migliorare».

Cosa non va oggi nella maggioranza Napoli, secondo lei?

«Circa 3 anni fa abbiamo condiviso la scelta del professore Aniello Salzano di appoggiare Enzo Napoli. L’abbiamo ritenuto uomo di esperienza per la conoscenza profonda della macchina amministrativa, uomo perbene e di alto profilo morale. Tra l’altro persona che, rispetto agli altri, secondo noi, era in grado di affrontare meglio i problemi della città. Purtroppo, alcuni di questi, si stanno rivelando molto più complessi e gravi di quanto si immaginasse. E’ chiaro che il Sindaco Napoli in questa difficile opera di risanamento dei conti e nella soluzione dei problemi sul tappeto, ha bisogno di una squadra determinata, che lavori davvero con entusiasmo, passione, coesione e competenza, che sappia fare sintesi. Da solo, e se lasciato solo, certamente i problemi non li potrà né affrontare, né risolvere. Auspico un maggiore coinvolgimento dei consiglieri, di maggioranza soprattutto, un impegno maggiore dei colleghi impegnati in Giunta…..altrimenti la situazione rischia di aggravarsi».

Sicurezza, non sono mancati episodi di furti ai danni dei cittadini. Quali proposte?

«Uno dei problemi più avvertiti dai nostri concittadini, insieme a quello del lavoro e della pulizia della città è quello della sicurezza. Infatti la situazione economica particolarmente preoccupante, con una povertà sempre maggiore, sta determinando un aumento di episodi spiacevoli, come furti, borseggi e addirittura aggressioni negli appartamenti. Chiaramente sui problemi della sicurezza ad essere chiamati in causa sono la Prefettura, i Carabinieri, la Guardia di Finanza. Essi sono chiamati a recitare la propria parte perché certamente queste problematiche non possono affrontarle il Sindaco e l’ amministrazione Comunale, che non posseggono i mezzi. Vivo in un quartiere popolare come quello di Torrione, densamente abitato, e in esso si verificano episodi spiacevoli di cui molti mi segnalano le conseguenze. Nella mia qualità di una loro rappresentante nelle istituzioni ho il dovere di dare voce alle persone e ai cittadini che rappresento».

Autonomia differenziata, quale la sua opinione?

«Sono stata e sono nettamente contraria all’ Autonomia differenziata. Già in altre occasioni l’ho dichiarato. Ritengo infatti che essa possa aumentare ulteriormente il divario, il gap tra il nord e il sud. Mi viene la pelle d’oca, e sono particolarmente preoccupata al semplice pensiero di avere un’Italia di 20 piccoli Stati, dove in ciascuno di essi si avrebbe una gestione autonoma e diversa sui trasporti, sul commercio, sulla sanità, in materia d’istruzione, di energia e altro ancora. Ritengo che questo sia un errore che la destra pagherà sul piano elettorale pesantemente. E’ semplicemente un favore che si è voluto fare alla Lega così come nel 2001 il centrosinistra approvò la riforma costituzionale del Titolo V pensando di averne un beneficio elettorale e per accontentare la Lega. Oggi come allora un errore. Si andrà al Referendum e ad una spaccatura del nostro Paese».

Regionali, se le venisse chiesto disponibilità sarebbe pronta a scendere in campo?

«Non mi sono mai sottratta all’impegno civico e la mia disponibilità nei confronti della collettività l’ho sempre dimostrata. Del resto penso che ogni cittadino debba impegnarsi nella vita politica e nel servizio alla comunità cui appartiene. Mi piace ricordare ciò che diceva Paolo VI: “la politica è la più alta forma di amore e di carità”. Per quanto mi riguarda se mi dovesse essere richiesto e se ci saranno le condizioni non mi tiro indietro. Chi mi conosce sa bene che ho sempre amato le sfide».