di Erika Noschese
Prima il referendum, poi le elezioni regionali. Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle, continua a evitare risposte dirette sulle prossime elezioni regionali in Campania, dove potrebbe avere un ruolo di primo piano. Se la candidatura alla presidenza di Palazzo Santa Lucia dovesse spettare al M5S, il suo nome potrebbe essere tra i favoriti, ma finora non ha dato alcun segnale su questa ipotesi men che meno ha mai dichiarato la volontà, o meno, di impegnarsi in modo attivo, da protagonista. Fico è stato ieri a Salerno, in piazza Caduti di Brescia, per partecipare a una manifestazione sul referendum, organizzata dalla Cgil con la presenza di rappresentanti politici. Pochi i pentastellati presenti, tra cui il consigliere regionale Michele Cammarano e la consigliera comunale Claudia Pecoraro. Sul prossimo appuntamento elettorale in Campania, Fico ha ribadito che l’attenzione del Movimento è tutta rivolta al referendum. “Adesso siamo tutti impegnati per il referendum, il nostro obiettivo è raggiungere il quorum e quindi fino a lunedì dovremo fare il massimo e incitare alla partecipazione, al contrario di quanto affermano Meloni, La Russa e Tajani”. Fico ha poi sottolineato la necessità di portare in Campania il Modello Napoli, dunque una ampia “coalizione progressista, riformista, che includa anche i moderati. A Napoli l’alleanza sta funzionando molto bene, lavoriamo insieme da oltre tre anni e abbiamo recentemente vinto una città importante come Genova. Abbiamo ottenuto la Regione Sardegna e continuiamo su questa strada”. Per l’ex presidente della Camera, “i punti programmatici sono fondamentali, serve protagonismo civico, il coinvolgimento delle forze politiche, partecipazione e collegialità. Questi sono gli elementi chiave, ma per ora pensiamo al referendum”. Alla domanda su una possibile discontinuità rispetto alle “parole d’ordine”, l’ex esponente di governo ha risposto in modo netto: “Pensiamo al referendum”. Intanto, in piazza Fico ha ribadito la posizione del Movimento 5 Stelle: “Siamo per il sì, sia per il referendum sul lavoro che per quello sulla cittadinanza, quindi cinque sì”. E poi l’appello “a tutti i cittadini e cittadine italiani di andare a votare perché il referendum è l’istituto di democrazia diretta più importante che abbiamo e quindi richiede di fatto il voto e la partecipazione delle persone. Tramite il voto noi possiamo cambiare le cose, rimettere al centro la questione del lavoro e la questione della cittadinanza per i ragazzi e le ragazze che devono avere più diritti in questa società”.





