di Marta Naddei Ci sarebbe il “ni” di Sergio Vetrella alla proroga della copertura finanziaria del servizio ferroviario urbano di Salerno. Ieri mattina, il consigliere regionale salernitano Gianfranco Valiante ha incontrato l’assessore regionale ai trasporti per discutere della questione della linea su ferro cittadina il cui fermo da parte della Regione, causa mancanza fondi, sarebbe previsto per il prossimo 31 gennaio. Proprio per scongiurare questa evenienza, il consigliere Valiante si è fatto portavoce della richiesta di proroga della copertura del servizio presso gli uffici del Consiglio regionale della Campania. Al momento, di impegni scritti ancora non ce ne sono, ma la strada sembrerebbe essere tracciata. In sostanza, la Regione anticiperebbe la somma per consentire la prosecuzione del servizio ferroviario anche per l’intero mese di febbraio; soldi che saranno poi recuperati con lo sblocco dei fondi da parte del Ministero alle Infrastrutture e Trasporti, ammontanti a cinque milioni di euro per il biennio 2014-2015. Una sorta di soluzione tampone nell’attesa dell’esame e della discussione alla Camera degli emendamenti sulla linea metropolitana di Salerno presentati del deputato del Pd, Fulvio Bonavitacola e per la quale ci vorranno circa un’altra ventina di giorni. Una mossa che possa garantire – spiega il consigliere regionale del Partito democratico Gianfranco Valiante – «nelle more della definizione dell’accordo continuità del servizio, fin dal prossimo 1 febbraio. Sarebbe un delitto – prosegue Valiante – venire meno ad un dovere e privare della metropolitana decine di migliaia di utenti. Nell’attesa dell’esame degli emendamenti presentati dall’onorevole Bonavitacola e da un altro senatore, è bene che la Regione faccia la propria parte e stanzi i fondi necessari a mandare avanti la metropolitana di Salerno che nel corso di questi mesi si è dimostrata un servizio utile non solo alla cittadinanza salernitana, ma anche ai tanti visitatori che sono venuti in città». Il prossimo passo, ora, dovrebbe essere quello della formalizzazione della proroga e della contestuale comunicazione a Trenitalia che, al momento, sa di dover fermare i propri treni il prossimo 31 gennaio.
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