di Eugenio Verdini
Unire i Comuni della Valle del Sele, realizzando un’importante rete capace di dare concretezza alle potenzialità ambientali, turistiche, imprenditoriali e di giacimenti culturali. Un progetto ambizioso, che l’altra mattina ha esplicitato ad Eboli Federico Conte, già parlamentare di LeU, in occasione della presentazione di nuove iniziative a sostegno del progetto La Città del Sele, con il supporto dell’associazione Cittadino Sudd, di cui lo stesso Conte è presidente. «La sua realizzazione – ha detto Federico Conte alla presenza di cittadini, amministratori locali e di numerosi rappresentanti istituzionali – potrebbe essere oggetto di un referendum che provocasse una discussione sulla base di una proposta operativa, che può partite dal Masterplan territoriale e sociale già elaborato. Un Referendum sul “fare” e “l’autonomia dei luoghi”, in modo da cambiare senza subordinarsi». Insomma, è un vero e proprio manifesto con sguardo verso il futuro, che lancia un’opportunità per il territorio. Un’idea lanciata ad Eboli e da Eboli, alla presenza anche del presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, oltre che del sindaco di Eboli e del vicesindaco di Altavilla Silentina, Franca Saponara. «Un progetto politico per unire ed unificare coscienze ed energie, proteste e proposte – ha spiegato l’ex parlamentare ebolitano – , nel segno dell’appartenenza a comunità di interessi e di destino capaci di rivendicare per sé, in autonomia, a prescindere dal colore del quadro istituzionale di riferimento». Il mettersi insieme, il trovare obiettivi condivisi e percorsi comuni per raggiungerli potrebbe e dovrebbe rappresentare anche una risposta concreta ad una delle crisi più evidenti in tema di rappresentanza. «La crisi dei partiti – ha detto ancora Federico Conte – ha determinato il qualunquismo ed il conseguente populismo, le due facce dell’anti-politica che, esaurita la sua credibilità con le esperienze di governo che ha generato, ha ormai indotto nella società una diffusa a-politica, di cui l’astensionismo è espressione. Segnando la crisi se non la fine della democrazia così come l’abbiamo conosciuta». Il sasso nello stagno è stato lanciato, ora magari sarà necessario attendere la risposta dei territori. Intanto, una prima risposta è arrivata in occasione dell’appuntamento di Eboli almeno dai capigruppo di maggioranza, tutti presenti con propri messaggi. Il capogruppo di Città del Sele, Antonio Alfano, assente perché in Romagna a rappresentare il Comune di Eboli al premio Gaeta, ha indirizzato un messaggio. Al microfono, per aprire il dibattito, si sono poi alternati i capigruppo Adolfo Lavorgna di Eboli Domani; Matteo Balestrieri di Eboli 3.0; Vito Maratea di Uniti per il territorio; Pasquale Ruocco gruppo Misto. Tutti si sono detti pronti a sostenere l’azione per i territori, condividendone la filosofia.