“Officina per l’Italia”, la piattaforma programmatica promossa da Fratelli d’Italia per costruire un nuovo centrodestra, sceglie la Campania per lanciare “Officina per il Sud”, un laboratorio politico e culturale che, partendo dal Mezzogiorno, dia una nuova speranza alla Nazione. E Salerno diventa il luogo simbolo di questa rinascita, in quanto, nel gennaio scorso, location della prima manifestazione pubblica di FdI. «Il Sud è la chiave di volta – ha dichiarato Giorgia Meloni, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia -. Dobbiamo ripartire dai territori, dalle infrastrutture e dall’utilizzo dei Fondi europei. È necessario investire sui mille campanili di cui si compone la nostra Nazione, sulle nostre specificità, sulla nostra identità. Solo così possiamo rimettere in moto l’Italia. Officina per l’Italia si pone questo obiettivo: allargare l’esperienza di Fratelli d’Italia, creando una casa che possa avere le finestre spalancate alla partecipazione popolare».«Non dobbiamo rassegnarci – ha aggiunto Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia – ma ergerci a scudi di valori e di speranze per il futuro, dando voce ai lavoratori, alle imprese, agli artigiani e agli agricoltori ormai inermi». L’obiettivo è costruire un partito della Nazione che si faccia interprete delle esigenze del Mezzogiorno.«Salerno – ha concluso Edmondo Cirielli, deputato di FdI e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio – ha intrapreso un percorso territoriale importante, contribuendo alla costruzione di una classe dirigente che ha amministrato al fianco della gente. Da qui possiamo partire per rimettere al centro dell’agenda dell’Italia il Sud, la sua voglia di crescere, i suoi giovani. Abbiamo il dovere di impegnarci e di continuare a combattere questa battaglia per le future generazioni».All’incontro hanno partecipato, inoltre, il presidente di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, il portavoce provinciale di FdI, Antonio Paravia, i consiglieri regionali Fernando Zara e Giovanni Fortunato, e l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano.
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