di Luca Capacchione
Francesco Falcone, il cui arresto nella giornata di ieri ha scosso gli animi della politica locale, è politico di lungo corso nella città di Battipaglia ed è stato sempre eletto nelle ultime tre tornate amministrative. Imprenditore edile, amministratore, rappresentante legale, direttore tecnico e responsabile del servizio di prevenzione e protezione della società Falcone S.R.L. Classe 1960, diplomato come Perito Industriale Capotecnico con specializzazione in informatica nel 1981, è impegnato in politica dal 1997, dove viene eletto per la prima volta consigliere comunale a Battipaglia sotto il sindaco Fernando Zara, che dal ’99 al 2002 lo nomina Assessore con deleghe a Polizia Municipale e Problematiche di Quartiere. Rieletto ancora nel 2002 e nel 2007, rispettivamente sotto i primi cittadini Liguori e Barlotti. Uomo dichiaratamente di destra, alle elezioni del 2009 dove dall’urna fu scelto come sindaco Santomauro, venne eletto tra le fila del Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi; poi nel 2016, dopo 3 anni di commissariamento, si candida e viene eletto con la lista Rivoluzione Cristiana di Zara in appoggio alla Francese, divenendo il 13 luglio 2016 il Presidente del Consiglio Comunale. Alle ultime elezioni, nella lista Con Cecilia viene nuovamente eletto tra le fila della maggioranza con 363 preferenze. Da alcuni mesi ha aderito a Fratelli d’Italia, dove è nel consiglio direttivo locale. Falcone rappresenta in pieno l’uomo politico senza peli sulla lingua e che molte volte si è trovato a scontrarsi con chi aveva di fronte, facendo valere le proprie ragioni con un linguaggio semplice ed estremamente diretto, a volte forse troppo. Come Presidente del Consiglio si è trovato a gestire molte volte un’aula diversamente disciplinata, ci cui fu celebre l’invasione del comitato locale per l’ambiente. Spesso al centro della discussione delle opposizioni per alcuni metodi poco ortodossi, durante l’ultima consiliatura è finito alle cronache per aver definito l’opposizione guidata da Visconti e dal PD, come “compagni di merende di De Luca e company”.