“Stati Uniti d’Europa non sono uno slogan vuoto: è il richiamo ad una identità che ci consente oggi di attualizzare l’Europa, nel solco della visione di Filippo Turati che oltre un secolo fa aveva già capito la necessità di un’Europa unita”. Così il segretario del Psi Enzo Maraio intervenendo al Consiglio Nazionale del Psi tenutosi nella giornata di ieri a Roma. Il parlamentino del Psi è stato convocato per definire il percorso politico del Partito verso la lista Stati Uniti d’Europa con Italia Viva e Più Europa. La relazione di Maraio è stata votata all’unanimità. “La presenza socialista in questa lista è la garanzia dell’ancoraggio saldo al centrosinistra, laddove da sempre sono stati i socialisti”, ha dichiarato il segretario socialista Enzo Maraio al termine del suo intervento. “Con Emma Bonino e la storia radicale condividiamo anni di battaglie comuni. Abbiamo scritto le pagine migliori di conquiste civili ed economiche della storia repubblicana, senza mai scatenare le guerre e le crociate con il mondo moderato e senza mai cadere nelle tentazioni della sinistra più radicale, senza mai rinunciare al riformismo. Ed è per questo che funzionerà la sintesi anche con Matteo Renzi e con Italia Viva, con i quali condividiamo tanti temi, a partire dalla sensibilità comune sulla giustizia: l’approccio garantista. Su altre questioni abbiamo visioni qualche volta in contrasto ma affrontiamo temi europei su cui l’unità di visione generale è pressocché univoca. Mettiamo in campo storie antiche su nuove direzioni di marcia e così ci proiettiamo nel futuro migliore. “Una lista – ha spiegato il segretario socialista – che non è un Terzo Polo bis. Chi legge in questa esperienza un tentativo di riproporre in altra veste il fallito Terzo Polo, non solo sbaglia di grosso ma non intende leggere gli eventi con realismo. Quella fu una esperienza fallimentare, per ammissione stessa dei loro fondatori, durata il tempo delle elezioni politiche, poi sacrificata a colpi di querele e screzi pubblici. Le fondamenta riformiste, le condivise battaglie sulla laicità e sui diritti, il garantismo e il marcato europeismo, sono la carta d’identità di questa ‘unione’”. Un progetto totalmente nuovo. Fatto di forze politiche che hanno la stessa dignità – Psi, Iv, +Eu e altre formazioni – poiché ne sono promotori allo stesso livello e sono messi al bando i personalismi”. “Il Psi – ha concluso Maraio – è membro fondatore del PSE. Quello rimane il nostro faro.”. E ancora “Come tanti italiani che hanno capito il fallimento di questo governo, vogliamo voltare pagina ed evitare che siano eletti sovranisti e nazionalisti, amici di Orban e di Putin, che vorrebbero distruggere il sogno di una Europa unita. Noi, non lo consentiremo”.
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S’investe? Su morte, non su vita. Sfiducia in toghe? Eurispes confusa

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