di Olga Chieffi
Secondo appuntamento, questa sera alle ore 20, con il cartellone di “Incontri con l’autore”, presso il Circolo Fotografico Colori Mediterranei di Salerno. Gli spazi di via Sichelgaita ospiteranno il fotografo Armando Cerzosimo, che si racconterà, svelando la sua articolata idea di fotografia, attraverso undici “Esercizi fotografici”, undici tappe, parte minima di un lungo percorso che lo ha portato dal paese natio Montecorvino Rovella, in giro per il mondo a sperimentare ed approfondire il reportage, la fotografia di ricerca, la committenza sociale, viatico che lo porta ad essere uno dei relatori al terzo Congresso Mondiale dei Fotografi Professionisti in Orvieto edizione 2001. Diverse sue mostre, tra cui “Sri Lanka, l’isola”, presentata al Festival del Cinema a Giffoni Valle Piana, “Turchia, immagini e suggestioni” allestita a Montecorvino Rovella; “Romania, Immagini di libertà”, con libro sulla rivoluzione in Romania, con la presentazione di Lanfranco Colombo, mostra esposta a Palazzo Isimbardi a Milano con libro edito dalla Campanotto Editore e, ancora, “Terzavita”, sulla Pia Casa di Ricovero in Salerno presentata a Palazzo Genovese. Una sua foto è esposta all’Accademia di Brera. Presente per vari anni alla sezione Cultura del Photo Roma Show dove ha proposto tra l’altro “Camera work” e “Anime gemelle”, dedicate ai momenti più significativi del suo percorso fotografico.Quindi, Nel castello svevo di Barletta le fotografie della mostra “Visita A Lisbona. Dialoghi sulla fotografia”, dedicato ad Enzo Sellerio. Nelle splendide sale della Pinacoteca Provinciale di Salerno tre installazioni fotografiche, ispirate a Maurizio De Giovanni, Massimiliano Smeriglio e Ruggero Cappuccio e Chiaroscuro, allestimento fotografico e video presso Palazzo Coppola in Sessa Cilento. Ultimo allestimento presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum con la Mostra “Il ritratto non vedente”. La serata si svolgerà attraverso undici sezioni, Attesa, Rivoluzione, Visione, Ritratto ambientato, Ritratto in studio, Le cose che pensavo, Progetto, L’azienda, L’impegno sociale, Ritratto non vedente e Dedicato, attraverso cui Armando illustrerà le sue ragioni estetiche, il suo approccio alla Camera fotografica e ai suoi progetti visuali. La fedeltà al tempo, ritmato sul ritmo della quotidianità, ha ripagato ampiamente, riempiendole di contenuto, le anticipazioni formali della intenzionalità vissuta dal nostro fotografo. Il tentativo, sempre rinnovato, di non cedere alla stanchezza e alla misologia, ma di rinnovare, un giorno dopo l’altro, il senso della “Lebendige Gegenwart”, fino ad incarnarsi in uno “stile” personale unico e inconfondibile, finalmente raggiunto. Ogni cosa individuale ha, anche se nella sua individualità non si ripete, un’essenza permanente, uno stile, nonostante l’oblio, nonostante le correzioni, in cui l’ io del fotografo e del soggetto stesso si costituiscono, come dice Husserl, in una storia che è un complesso intrecciarsi di storie, di motivi, di temi, di esercizi. Questo tempo, perduto e ritrovato; questo ritmo, interrotto e continuamente ripreso, la nota sospesa, è l’istante fotografico, che viene fissato di volta in volta attraverso il rinnovarsi dell’angolo visuale dal quale si considera l’esperienza che si vive, con il passato che si scioglie e si riannoda: immanenza profonda, intenzionale, della riflessione nel tempo.