Matteo Maiorano
Migliorare il personale per permettere scelte più accurate. Questa l’idea di base di diverse enoteche del salernitano, che provano a diffondere sul territorio la cultura legata alla bevanda cara al dio greco Dioniso. La Campania è una delle regioni con il maggior numero di enoteche sul territorio nazionale. Il fenomeno è legato, oltre che alla notevole produzione di vino nella nostra regione, anche da altri fattori. Antonio Trapanese, titolare dell’enoteca omonima sita sul Lungomare Trieste, ha provato a esporre i motivi che hanno portato all’aumento delle attività a Salerno: «Moda temporanea, la cultura fortifica chi da anni lavora nel settore. La nostra esperienza porta alla clientela un numero sempre crescente di vini di qualità, dai rossi ai bianchi passando per i rosati. Eredito la mia passione da mio padre Alfonso, da trent’anni attivo nel settore. Anni fa i clienti ci interpellavano genericamente soltanto in merito alla colorazione, mentre adesso c’è una domanda più precisa ed attenta al dettaglio. Dal tipo di annata al vitigno, dal produttore alle relative certificazioni della bottiglia, i clienti sono attenti ad ogni minimo dettaglio». Si concentra invece sulle eccellenze locali e regionali, con attenzione ai prodotti biologici, Pino Adinolfi, titolare della storica Salumeria Botteghelle 65. L’enoteca è ormai un punto fermo per ogni abitante del centro storico: «Bisogna concentrare l’attenzione sul personale per ottenere un risultato più efficace dal punto di vista lavorativo. Il vino è una bevanda che da anni sta attirando un numero sempre maggiore di clienti, avere uno staff preparato permette al consumatore di fare scelte ponderate e precise in base ai propri gusti. Per quanto ci riguarda – chiosa Adinolfi – concentriamo il nostro lavoro sui vini locali». Anche Fabio Colelli, proprietario di Mondo di Vino, l’enoteca sita all’inizio di Corso Garibaldi, ha voluto parlarci dei vari aspetti legati all’aumento delle enoteche sul territorio: « L’esponente numero di attività sul territorio certifica la passione dei consumatori per il vino, dai tempi dell’antica Roma è infatti la bevanda prediletta. Trattiamo la vendita di diverse etichette nazionali: le più richieste sono, ovviamente, campane e piemontesi. Penso che bisogna, a tal proposito, migliorare la qualità del personale per garantire al cliente un’ampia ed accurata panoramica sul vino da scegliere, in base alle proprie esigenze».