Andrea Pellegrino
L’avevano annunciata e ora l’- hanno presentata. I consiglieri comunali d’opposizione hanno protocollato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Francesco Benincasa e, conseguente- mente, in quelli dell’amministrazione da lui guidata. Una decisione maturata nei mesi scorsi, in seguito alle ultime burrascose sedute di Consiglio comunale procedute tra bilanci in- certi e insussistenza del numero legale, causata dalle assenze degli esponenti della stessa maggioranza consiliare. Così, nella giornata di martedì, Mario Pagano, Annalaura Raimondi, Antonietta Raimondi, Alessio Serretiello e Antonella Scannapieco, hanno fatto pervenire al segretario comunale Carmine Imbimbo e al presidente del Consiglio comunale di Vietri sul Mare, Vincenzo Alfano, il documento con il quale si chiede – di fatto – di porre fine anticipata- mente al secondo mandato del primo cittadino vietrese.
«Le decisioni assunte dal sindaco negli ultimi mesi – si legge nella mozione di sfiducia – hanno portato alla dissoluzione della maggioranza ufficialmente uscita dalle urne nel 2014 e alla formazione di una nuova maggioranza (non scelta dei cittadini), che si regge in piedi esclusivamente grazie al passaggio tra le sue fila dei due ex candidati a Sindaco alle ultime elezioni amministrative i consiglieri comunali Antonio Borrelli e Massimiliano Granozi, oggi transitati in maggioranza e rappresentanti del nuovo gruppo consiliare “Campania Libera”».
Dito puntato anche contro l’operato stesso del sindaco e della sua amministrazione che, scrivono i consiglieri d’opposizione, «si è caratterizzato per la mancanza dei più elementari dettami di buona gestione amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche. Balza immediatamente agli occhi come l’attività politico – amministrativa sia pesantemente ingessata: si procede in modo approssimativo e confuso. Constatiamo, a parte qualche (necessario) intervento di ordinaria amministra- zione – sbandierato e pubblicizzato da questa nuova maggioranza come “evento straordinario” – la mancanza di atti di programmazione di ampio respiro. Gli uffici del Comune, nonostante lo spirito di sacrificio e l’abnegazione dei di- pendenti, non riescono in assenza di chiare linee politiche e programmatiche a dare risposte ai più elementari bisogni dei nostri concittadini. Si lascia intatta una “macchina comunale” attualmente inefficiente, farraginosa ed antieconomica». Poi, il delicato tasto del bilancio: «Il bilancio comunale – motivano ancora Pagano, Rai- mondi, Raimondi, Serretiello e Scannapieco – è in pre-dissesto e, nonostante le ripetute acrobazie contabili messe in atto, è gravato da un deficit di cassa che aumenta di anno in anno; una massa ingente di debiti e/o crediti diventati nei fatti ormai inesigibili; un’evasione troppo alta della Tarsu/Tari; l’incapacità di accertare e recuperare l’evasione di tale tributo che di fatto grava quasi esclusivamente sulle famiglie vietresi. Questi sono solo alcuni degli elementi che allo stato attuale, impediscono di capire quale sia la reale situazione economica/finanziaria dell’Ente Locale. Non ultimo, nello scorso Consiglio comunale, la “nuova maggioranza” ha approvato debiti fuori bilancio per circa € 500.000 determinati anche dall’incapacità di operare un’azione di indirizzo e controllo proprio dell’organo politico. Ricordiamo che da più di 10 anni il sindaco è stato anche assessore al Bilancio del Comune. Denunciamo pertanto la mancanza di trasparenza amministrativa unita tra le altre cose all’opacità (più volte denunciata) sulla gestione della società partecipata del Comune». Tutti motivi, questi, che hanno spinto gli esponenti della minoranza a chiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario al fine di procedere – con appello nominale – alla votazione della mozione di sfiducia.