di Enzo Sica
SALERNO. Due vittorie di seguito, sette punti in tre gare. Ma quanto valgono i gol di Massimo Coda per questa Salernitana.? Tanto, tantissimo perché è lui, il bomber di Passiano ancora una volta a fare la differenza sul campo di Chiavari contro una Virtus Entella che, non dimentichiamolo aveva perso una sola volta in casa propria e solo contro la capolista Spal. L’esultanza finale dei duecento tifosi granata che hanno esultato con i calciatori granata che erano riuniti a centrocampo, giunti in Liguria per questo posticipo-oro della squadra del cuore, la dice lunga su tre punti di platino che allontanano ancora di più la squadra di Bollini dalla zona calda distante ora sette punti ma che strizza anche l’occhio anche alla zona play off visto che la squadra granata è la prima squadra sulla parte destra della classifica con 39 punti. E ad undici giornate dal termine della stagione, con tanti scontri diretti ancora da disputare ci potrebbe essere la concreta possibilità di riagganciare una zona importante in un torneo di serie B che, lo abbiamo detto tante volte, con tante squadre che sono anche inferiori alla Salernitana, riserva ad ogni giornata sempre sorprese. E la Salernitana, che finora ha vinto in trasferta tre gare, lo ha fatto contro compagini importanti come il Frosinone o l’Entella ieri sera ma tenendo anche a debita distanza il Vicenza che bazzica nei quartieri bassi della classifica. Quella che doveva e poteva essere la partita della svolta c’è stata. Non ce ne voglia l’amico-nemico Roberto Breda, grande ex calciatore granata, ma la squadra di Bollini contro il suo Entella ha meritato la vittoria. Senza neppure soffrire tanto visto che la Salernitana ha fatto la gara per i 95 minuti di gioco, con una traversa e almeno tre grandi parate di Jacobucci. Eppoi il gol di Coda nato da una ripartenza veloce nel primo tempo con l’attaccante che con il tredicesimo gol segnato ha guidato la sua squadra verso questi tre punti. E anche in dieci contro undici (espulsione di Zito nel secondo tempo) la Salernitana a differenza di quanto accaduto a Benevento non ha tentennato, cercando di bloccare sul nascere le rare azioni offensive di una Virtus Entella che ha trovato sulla sua strada la classica squadra tetragona, compatta, con grande voglia di portare a casa l’intera posta in palio e soprattutto con un Tuia eccezionale in difesa. Ecco. Questa è la vera Salernitana, quella che era sparita al Comunale di Trapani e, in parte, anche contro la Spal all’Arechi. Bollini si può dire è stato facile profeta. Aveva dichiarato che in quelle due gare non poteva essere scesa in campo la vera Salernitana. E doveva solo riprendere lo spirito giusto e con il lavoro si poteva solo migliorare. Ed ecco che è emerso proprio a Benevento ed è continuato sia contro il Brescia che a Chiavari. Ed è una vittoria fondamentale, prestigiosa perché consente di nutrire e cullare qualche speranzella in più nel corso di questo ultimo scorcio di campionato. Certo serenità e entusiasmo si sono ritrovati. Probabilmente nella gara proprio contro il grande ex. Ed a proposito di Breda bisogna dire che per la prima volta ha perso da allenatore contro la Salernitana. Non gli era mai capitato. Una vittoria, un pareggio. Ed ecco il primo tonfo dell’ex capitano che forse non ci teneva ad alzare bandiera bianca anche se alla vigilia della gara contro i granata era stato facile profeta: . Evidentemente questo monito non è stato interpretato bene dalla sua squadra che ieri sera si è dovuta inchinare alla Salernitana che aveva fame di vittorie. Ed è arrivata puntualmente con quello spirito giusto, da squadra che non teme, forse, nessun avversario. Almeno in questo momento…