Eboli. Obesità infantile, alto rischio di tumori - Le Cronache Provincia
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Eboli. Obesità infantile, alto rischio di tumori

Eboli. Obesità infantile, alto rischio di tumori

Chiaroscuro il quadro dei tumori in Italia: mentre il numero dei casi in Italia si stabilizza, sono 319.000 i caso stimati lo scorso anno, dall’altro emergono risultati positivi di grande rilevanza: la mortalità nei giovani tra i 29 e i 49 anni è drasticamente calata, mentre 3,7 milioni di persone vivono con una diagnosi di cancro e la metà destinata a guarire. I progressi delle nuove terapie e i programmi di screening rappresentano un freno alle malattie tumorali. Sabato mattina se ne parlerà ad Eboli (compresso monumentale di San Francesco, ore 10) nel corso di un importante Convegno sul “Microbioma: infiammazione e patologie complesse – un legame da esplorare” organizzato dal Rotary Club Eboli presieduto dal dottore Vincenzo Panico. L’evento offre l’opportunità di ampliare la conoscenza sull’importanza del microbioma intestinale e dei nuovi approcci oncologici, passando dalla prevenzione e da una corretta alimentazione, attraverso un unico filo conduttore che è l’approccio multidisciplinare. A parlaci di questi temi e della connessione tra obesità e tumori ci saranno tre relazioni scientifiche di specialisti che hanno dedicato la loro vita professionale alla ricerca scientifica e alla possibilità di salvaguardia del nostro benessere, Rosario Vincenzo Iaffaioli, Pietro Formisano e Vincenzo Quagliariello, napoletani, e Flavio Volpe esperto di prevenzione mammaria, medico chirurgo di un Centro di 1° livello della Rete Oncologica campana. Lo stile di vita attuale condiziona inevitabilmente le scelte di programmazione del panorama sanitario. Ecco perché la giornata di studio nasce dalla necessità di diffondere questo messaggio a tutte le persone in una regione dove c’è il più alto tasso di mortalità per tumore e spicca, purtroppo, nello storico primato di Regione con la più alta prevalenza di persone in eccesso di peso, ovvero il 38% circa in sovrappeso e il 12% circa di obesi, con preoccupanti picchi tra bambini e adolescenti, dati che purtroppo risultano in incremento. Pietro Formisano, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, tratterà un aspetto interessante dell’argomento: il collegamento tra il carcinoma, il tessuto adiposo, l’infiammazione ed il nostro stile di vita. In particolare, il suo gruppo di ricerca ha identificato nuovi meccanismi attraverso cui la produzione ed il rilascio di fattori adipocitari possono essere controllati da nutrienti (glucosio, acidi grassi) e controllano, a loro volta la struttura delle cellule di carcinoma mammario. “Ci si avvia quindi verso approcci di ‘medicina di precisione’ o ‘personalizzata’, che consentono di identificare prima e modificare poi le traiettorie dell’invecchiamento che dirigono verso l’infiammazione e le patologie ad essa connesse”, ci spiega il professore Formisano. Alla sua relazione seguirà quella del professore Iaffaioli già docente di ruolo di Oncologia medica e Primario Emerito del Pascale di Napoli, che avrà lo scopo di contribuire alla conoscenza di un contesto concettuale nuovo del ruolo del nostro microbioma, la microflora che popola il nostro intestino. Iaffaioli si soffermerà sulle tipologie note di microbioma di pazienti affetti da carcinoma mammario, colorettale, prostatico, polmonare e sul microbioma di pazienti affetti da psoriasi e sullepossibilità terapeutiche in relazione alla modifica di microbiomi alterati. “Il microbioma in passato veniva studiato soltanto per le infezioni parassitarie o batteriche dell’intestino. Successivamente, soprattutto nella comunità scientifica centro-settentrionale europea, ispirata dalla dieta mediterranea che era già diventata una tradizione in quanto studiata negli anni ‘70 del secolo scorso, si è iniziato a indagare sui rapporti tra alimentazione e malattie, sia cronico degenerative che tumorali. Purtroppo, soprattutto in Campania, pur anticipando i benefici della dieta mediterranea siamo arrivati ad essere la Regione che ha la maggiore prevalenza di obesità infantile”. Il terzo intervento del sarà del professore Vincenzo Quagliariello, Specialista in Patologia Clinica e Biochimica Clinica Presso l’Istituto Pascale di Napoli che tratterà la cardioncologia metabolica ed i fattori di rischio nei pazienti oncologici. “La nutrizione anti-infiammatoria che segua le direttive del Codice Europeo Contro il Cancro – sostiene Quagliariello – ha un ruolo centrale nella riduzione degli eventi cardiaci avversi e migliora la prognosi della patologia oncologica. L’attività fisica può ridurre il rischio di sviluppare neoplasie e malattie cardiovascolari e il rischio di complicanze a lungo termine nei pazienti oncologici”. L’oncologo Flavio Volpe, Direttore del Centro di Senologia e Chirurgia Senologica della Casa di Cura Salus di Battipaglia, illustrerà i fattori di rischio per il carcinoma mammario in relazione ad ambiente e familiarità e la necessità di diagnosi precoce che salva milioni di vite umane.

Sara Patrizia Tortoriello

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