Eboli: Nell’ospedale “sotto attacco” dei chirurghi fanno miracoli - Le Cronache
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Eboli: Nell’ospedale “sotto attacco” dei chirurghi fanno miracoli

Eboli: Nell’ospedale “sotto attacco” dei chirurghi fanno miracoli

di Eugenio Verdini
Le belle notizie arrivano, a volte, quando proprio non te l’aspetti. E le indicazioni di una buona sanità, in questo caso di una sanità addirittura eccezionale, possono arrivare anche da strutture che da tempo subiscono la pressione negativa della politica. La notizia è dunque questa: qualche notte fa è stato eseguito un importante intervento chirurgico, in via d’urgenza, dal chirurgo Alberto Glielmi, con l’aiuto del chirurgo Nicola Miniaci e con l’assistenza indispensabile degli anestesisti Paolo Russo e Giovanni Cammarano. Durante il delicatissimo intervento chirurgico, era stata asportata una voluminosa neoformazione renale sanguinante in una paziente di 58 anni, originaria della zona di Modena, che si trovava in condizioni gravissime dopo che la riduzione dei livelli di emoglobina potevano far temere il peggio. E così, grazie al tempestivo intervento dei medici del reparto di chirurgia generale diretto dal primario Sparavigna, e dopo ben due ore di un delicato intervento di asportazione della massa tumorale, la paziente è uscita definitivamente dalla condizione di “pericolo di vita”.
La notizia dello straordinario intervento in qualche misura segnala anche come il reparto di chirurgia generale presso l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli abbia ripreso in pieno la propria operatività grazie ad un numero crescente di chirurghi che sembrano ultimamente mostrare interesse per il reparto ospedaliero ebolitano e per l’intero nosocomio. La notizia ha fatto piacere ai tanti che ogni giorno si mobilitano nel sostegno all’ospedale ebolitano.
A cominciare dal sindacato UIL FPL, coordinato a livello provinciale dall’ebolitano Vito Sparano, che avendo appreso dell’eccezionale intervento ha voluto diramare una nota ufficiale sull’episodio. «L’organizzazione sindacale UIL FPL – si legge del documento sindacale diffuso da Vito Sparano ieri mattina – ha una posizione critica, ma in riferimento alla gestione nel corso degli anni, non certamente sulle qualità che ci sono nel nostro glorioso ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli. Qualità e professionisti che ogni giorno dobbiamo difendere con i denti, perché gli ospedali non si chiudono, ma si potenziano». In sostanza, una notizia del genere rilancia la necessità che ci si impegni giorno dopo giorno per mantenere inalterati i livelli di qualità assistenziale e nel campo degli interventi presso l’ospedale ebolitano. Servirà tutto questo a garantire ancora futuro per il Maria Santissima Addolorata? In realtà se la politica vorrà indicare la “necessità” di una sanità ospedaliera che escluda Eboli e la Valle del Sele, magari con un contentino ad altri territori, allora nemmeno una serie di più interventi chirurgici di alto profilo sarà sufficiente.
I sindaci della zona hanno preso posizione, la Regione conosce le aspettative, si attendono decisioni.