È morto a Mercogliano Antonio Sibilia, storico patron dell’Avellino di cui è stato dirigente per circa mezzo secolo. Malato da alcuni mesi, “il commendatore di Mercogliano” avrebbe compiuto 94 anni il 4 novembre. Gran scopritore di talenti, a lui devono le loro fortune calciatori del calibro di Nando De Napoli, che arrivò a giocare i Mondiali in Messico, Vignola, Tacconi e Favero, e soprattutto Juary, il brasiliano che festeggiava i gol ballando la samba attorno alla bandierina del calcio d’angolo. Il nome di Sibilia, dirigente sin dagli anni ’50, è legato all’avventura dell’Avellino per dieci anni consecutivi in serie A tra il 1978 e il 1988, traguardo mai più raggiunto dalla compagine irpina. Dopo un periodo in cui si era allontanato dal calcio, negli anni ’90 era tornato alla guida della società irpina riportando la squadra in serie B, prima di lasciare definitivamente alla fine della stagione ’99-2000.
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