di Luca Capacchione
Si è svolta la prima parte del Consiglio Comunale di Battipaglia che, come da previsioni, è stata molto accesa sia per i toni che per gli animi di consiglieri e pubblico presente. Una seduta così accesa da necessitare ben due sospensioni e l’intervento in aula di carabinieri e agenti di polizia municipale per separare i consiglieri venuti alle mani e allontanare i cittadini che stavano per invadere i banchi. Risultato: rinvio a lunedì prossimo. In apertura l’intervento del Presidente Angelo Cappelli e poi della Sindaca Cecilia Francese sull’arresto del consigliere Falcone avvenuto in mattinata con dichiarazioni di solidarietà nei confronti dell’ex presidente del consiglio e della sua famiglia. A seguire stesse parole da Visconti dall’opposizione. Prima dell’inizio dei lavori, i consiglieri d’opposizione Visconti, Mirra, D’Acampora e Cairone richiedono di anticipare subito la discussione sul punto distributore di benzina per consentire ai tanti cittadini presenti di assistere. Pietro Cerullo di Etica per il Buongoverno rilancia con l’anticipazione a discutere come primo punto la mozione ospedale e subito dopo quella sulla stazione di servizio.
Durante la discussione il Presidente Cappelli è obbligato a richiamare all’ordine il pubblico per i continui applausi. L’apice dei richiami viene raggiunto durante l’intervento del consigliere di maggioranza Clemente, che ha costretto la presidenza alla sospensione a causa di schiamazzi e fischi del pubblico. La seduta riprende dopo dieci minuti, dove i carabinieri e la polizia municipale hanno tentato di placare gli animi degli intervenuti in aula. Alla fine la sindaca propone di dare spazio prima alla vicenda del distributore. L’opposizione spiegando la mozione in apertura sottolinea come, oltre ad un problema di impatto sul territorio comunale, la competenza non sia della giunta, ma del consiglio comunale in funzione dell’art.42 lett. L del TUEL sugli acquisti sia a titolo oneroso che gratuito. Tante le dichiarazioni in aula, tra cui spicca quella di Mirra di CivicaMente che sottolinea come la celerità dell’amministrazione sia preoccupante e aggravi le inadempienze e i ritardi, accusando di aiutare e sostenere gli interessi di qualcuno che poco ha a che fare con la cosa pubblica. Dopo la lunga discussione sul punto arriva l’intervento della Sindaca Cecilia Francese: “Abbiamo sempre garantito la massima trasparenza di questo comune. Ho sentito dichiarazioni gravi e pericolose. Gli uffici pubblici devono essere messi in grado di lavorare e la politica non deve interferire nel lavoro di chi è al servizio dei cittadini. Abbiamo solo messo a patrimonio il terreno per dar vita al Parco, ma non abbiamo mai dato il permesso a costruire. Se ci sono dubbi in questo consiglio comunale, fate tutte le richieste all’ufficio tecnico e facciamo in modo di avere risposte entro trenta giorni da discutere in quest’aula. Rinviamo la mozione a quando avrete maggiori lumi”. Al termine viene posta in votazione la proposta della sindaca. Non tarda la premessa del capogruppo del Partito Democratico D’Acampora che chiede garanzie sulla proroga dei termini per un eventuale ricorso al TAR e sulle competenze del consiglio e della giunta. Quando la segretaria comunale sottolinea che i termini perentori per il ricorso non vengono prorogati, parte l’ennesima bagarre in aula che vede coinvolti soprattutto i consiglieri Anzalone, Cerullo, Mirra e Marino, con la necessità di ulteriore intervento dei carabinieri, guidati dal maresciallo Trotta, per separare i consiglieri venuti alle mani e allontanare tutti i cittadini che a più riprese hanno tentato di invadere i banchi. Accuse di infervorarsi per questioni personali, di terrorismo psicologico e di strumentalizzazione dei cittadini da parte delle opposizioni hanno causato una irreparabile rissa che ha dato lo spettacolo peggiore che il consiglio potesse offrire. La votazione sulla proposta di rinvio della sindaca Francese riporta 14 favorevoli e 8 contrari, seppur con le dichiarazioni del consigliere di maggioranza Clemente che annuncia la sua contrarietà alla costruzione dell’area di servizio. Dopo il voto ancora scintille sul voto appena affrontato tra il presidente Cappelli, la segretaria generale e l’opposizione sul titolo giuridico del deliberato stesso. Il consigliere Mirra, appoggiato dai suoi sostenitori tra il pubblico, continua ad incalzare il presidente che suscitato la maccheronica risposta di Cappelli al pubblico stesso con “ma chi v’sape?!”. Impasse parzialmente risolta e fatta passare con la presa di responsabilità di Presidente e Segretario Comunale. La prima seduta del consiglio si conclude con una sola e dubbia deliberazione su tredici punti, violenza verbale e fisica e reciproche accuse tra maggioranza e opposizione. Scene già viste qualche anno fa, ma che ancora oggi caratterizzano la politica del parlamentino battipagliese. Rinvio per tutti gli altri argomenti a lunedì prossimo.