Diritti: anche Tommaso Pellegrino è in campo per Christian Durso - Le Cronache
Attualità

Diritti: anche Tommaso Pellegrino è in campo per Christian Durso

Diritti: anche Tommaso Pellegrino è in campo per Christian Durso

di Arturo Calabrese
“Christian deve poter avere dei sogni al di là della sua disabilità e realizzarli. Il suo desiderio è studiare Giurisprudenza e la carenza nel nostro territorio di misure e infrastrutture idonee a garantire accessibilità e inclusività a tutti non possono essere un discrimine. Christian Durso vive tra un piccolo comune del Cilento, Montano Antilia, e Capri ed è costretto su una carrozzina, lontano da ogni sede universitaria. Tutti gli sforzi per potergli consentire di sostenere da remoto gli esami sono d’obbligo. Ma due università campane, la Federico II di Napoli e l’università degli studi di Salerno, non hanno acconsentito. Scriverò al Ministro dell’Università Annamaria Bernini, farò appello alla sua sensibilità affinché la storia di Christian non si risolva in una grossa ingiustizia”. Con queste parole, il consigliere regionale nonché capogruppo di Italia Viva Tommaso Pellegrino interviene sul caso sollevato dall’attivista per i disabili Durso e ripreso, primo fra tutti, da questo giornale. Recentemente, la questione è stata trattata anche in Parlamento grazie ad un’interrogazione del senatore Ivan Scalfarotto che ha chiesto lumi in merito al ministero competente. La battaglia del giovane è per avere la possibilità di studiare e dare gli esami da remoto, esattamente come era possibile in pandemia: «Non sono autonomo negli spostamenti e per me è impossibile anche prendere un pullman, un treno o qualsivoglia mezzo di trasporto – spiegava – ma questo non può e non deve fermarmi.Il Covid 19, relative pandemia ed iniziative assunte in quel periodo ci hanno insegnato che la didattica a distanza è possibile. Certo, è difficile, ma si può fare. Lo si è fatto in tutte le sale, tra piattaforme dedicate, collegamenti vari, videochiamate e chi più ne ha più ne metta. Credevo, dunque, che determinate iniziative fossero ancora possibili in determinate situazioni come può essere la mia: un disabile grave che non può spostarsi agevolmente in autonomia». Il caso si sta molto ampliando ed ora anche la politica a livello non solo locale se ne sta seriamente occupando cercando di dare risposte serie al giovane la cui intenzione è semplicemente quella di accedere allo studio, un qualcosa garantito dalla costituzione, ma non dalle due università campane in questione e la causa di tale diniego non è data sapere. L’interpellanza delle istituzioni, in questo caso quella regionale, può essere occasione da parte dei due atenei di dire loro e di rispondere in merito alle accuse ricevute in questi ultimi mesi, oltre a poter spiegare la loro posizione in merito ai loro piano di studio.