Direttori Ff: dall’Asl Salerno due pesi e due misure per le nomine - Le Cronache
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Direttori Ff: dall’Asl Salerno due pesi e due misure per le nomine

Direttori Ff: dall’Asl Salerno due pesi e due misure per le nomine

E siamo alle solite. L’Asl di Salerno quando si tratta di nominare responsabili o direttori di reparto facenti funzione, se ne inventa una più del diavolo.

La cosa incredibile è che all’interno della stessa Asl si usano due pesi e due misure per casi analoghi. L’unica spiegazione possibile è che per favorire gli amici degli amici si sfida anche la remota, molto remota possibilità, che qualche procura della Repubblica apra una inchiesta. Cosa molto remota perché, stranamente, su quello che accade all’Asl di Salerno, la magistratura, nonostante le denunce, pare si volti sempre da una parte dove non si vede, non si sente, e non si parla.

E così succede che per nominare il direttore facente funzione del reparto di Ostretricia e Ginecologia di Battipaglia la selezione interna riguarda tutti i medici in servizio al Dea cioè negli ospedali di Battipaglia, Eboli e Roccadaspide, come è giusto che avvenga, per nominare invece un direttore di Anestesia e Rianimazione al Dea di Nocera-Pagani e Scafati la selezione avviene solo tra i medici del presidio ospedaliero di Nocera Inferiore. Incredibile ma vero. Forse se si allargava la selezione non avrebbe vinto l’amico degli amici? Forse così si è più certi che a vincere possa essere l’unico anestesista nocerino interessato?

Perché a Battipaglia si è proceduto regolarmente e legalmente e a Nocera Inferiore no? L’Asl è sempre la stessa e anche i Dea. Cosa cambia? Forse chi deve vincere non è il migliore o non ha i titoli migliori?

Tutte domande alle quali dovrà rispondere qualche magistrato dato che nonostante una diffida di qualche medico, l’Asl non ha revocato la selezione. Anzi, pur sapendo è andata avanti quasi convinta che la magistratura si volterà dall’altra parte. Anzi sfidando la magistratura che forse, anche questa volta, come nel caso dei primari facenti funzione, se ne starà bella e buona nel suo cantuccio.

Oltretutto solo nell’Asl Salerno questi incarichi dovrebbero durare solo sei mesi prorogabili per altri tre una sola volta ed invece durano per tutta la vita.

“…….La procedura in questione – scrive qualche medico nella diffida – ad avviso dello scrivente, presenta molteplici profili di illegittimità. In primo luogo, la stessa è stata riservata al solo personale medico appartenente al P.O. di Nocera, in contrasto con la incontestabile circostanza che tale presidio, lungi dal configurare sotto questo versante un’entità organizzata autonoma, è parte di un’unitaria struttura sanitaria (Dipartimento Emergenza e Accettazione). Pertanto, laddove l’interesse dell’Ente fosse stato quello di limitare la partecipazione alla procedura selettiva al solo personale interno, nondimeno non poteva ugualmente essere escluso il personale medico facente parte dei P.O. di Pagani e di Scafati. Sotto un secondo profilo, la procedura appare viziata per contrasto con una disposizione collettiva avente, com’è noto, efficacia vincolante. In particolare, in difformità rispetto alla previsione dell’art. 22, comma 4, del CCNNL per la Dirigenza Medica, nel bando in questione si affida alla scelta discrezionale del Manager….”

Insomma ce ne sarebbe abbastanza per correre ai ripari. Invece all’Asl vanno avanti noncuranti della legge. E i sindacati? Zitti! La Procura della Repubblica? Zitta!

L’unica speranza per la sanità campana davvero resta il commissariamento. L’unico baluardo contro i favori agli amici degli amici e le nomine di primari solo agli amici degli amici. Tutto, ovviamente, sulla pelle dei cittadini e dei malati.