Pina Ferro
Mai fine pena per Matteo Vaccaro, Guido Vaccaro e Roberto Esposito ritenuti i responsabili dell’omicidio di Antonio Procida e Angelo Rinaldi. Ieri mattina, il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Salerno, Silvio Marco Guarriello, ha chiesto, al termine della requisitoria, durata poco più di un’ora, l’ergastolo per tutti e tre gli imputati al quale viene contestano anche l’articolo 7 per le modalità in cui è avvenuto l’omicidio. Nel corso della requisitoria la pubblica accusa ha ricostruito la dinamica dell’omicidio. Il magistrato ha spiegato che la prova di trovarsi di fronte ai responsabili della morte di Procida e Rinaldi è data sia dai fotogrammi estrapolati dai video delle telecamere ubicate a Fratte sia dalle dichiarazioni che sono state rese nel corso dell’intero dibattimento. Secondo l’accusa si bee bene a bordo di un’Honda Guido Vaccaro che indossa una maglietta grigia ed un casco scuro ed Esposito che aveva una maglietta bianca. Silvio Marco Guarriello ha anche spiegato che in un primo frame si vedrebbe Guido Vaccaro, a bordo della moto, che regge tra le mani un giubbino, lo stesso che in un altro frame estrapolato dalle telecamere era indossato da Esposito che era alla guida. La spedizione punitiva sarebbe partita da Ogliara alle 16.02. le telecamere hanno anche immortalato il ciclo- motore con a bordo le due vittime che facevano su e giu per Fratte.Sempre secondo la pubblica accusa i due ciclomotori avrebbero percorso il quartiere di Fratte quasi a disegnare un cerchi per poi incontrarsi in via Dei Greci. Secondo la ricostruzione della Pro- cura la moto con a bordo Esposito e Guido Vaccaro sarebbe arrivata qualche secondo prima (circa 5) tanto da avere il tempo di effettuare una inversione di marcia e ritrovarsi così di fronte al ciclomotore con a bordo Rinaldi e Procida. L’esecuzione sarebbe avvenuta in un minuto e mezzo: alle 16.14 minuti e 48 secondi alcuni frame mostrano il passaggio delle vittime mentre alle 16.16 la telecamera della Esso fa vedere quello di Vaccaro e Esposito. Alle 16. 17 viene immortalata l’immagine dell’auto con a bordo Matteo Vaccaro. Il magistrato ha anche sostenuto che sono da ritenersi attendibili le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Sabino De Maio. Questi, ai magistrati ha raccontato che in carcere Esposito gli avrebbe raccontato di essere stato lui a sparare ai due per uno sgarro fatto ai Vaccaro. In un minuto e mezzo Esposito abbia avuto il tempo anche di avvicinarsi ad uno dei due che continuava ad implorarlo di non ucciderlo e pronunciare la frase “Siete Scostumati”, premere il grilletto e poi rimettersi in sella alla moto e fuggire. Stando a quanto dichiarato da Sabino De Maio. Matteo e Guido Vaccaro al termine della requisitoria hanno chiesto ai giudici della Corte d’Assise di rendere delle dichiarazioni, durante le quali hanno ribadito la loro innocenza.
Antonio Procida