di Andrea Pellegrino
Non si pronuncia sulla discesa in campo di Antonio Bassolino a Napoli ma non si sottrae al commento sulle altre vicende politiche. Compresa quella politico-giudiziaria che riguarda il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ieri a Palazzo Sant’Agostino l’ospite d’onore è stato Ciriaco De Mita, il leader della Democrazia Cristiana, oggi sindaco di Nusco. Ha accettato l’invito di Alfonso Andria ed ha partecipato ad un vero e proprio confronto sui temi d’attualità. «Con il presidente De Mita – dice Andria – ci eravamo lasciati con una promessa alla commemorazione di Bernardo D’Arezzo a Pagani. Quella di promuovere un incontro a Salerno. Ed è così che nasce questa iniziativa. Mi è buon testimone l’onorevole Guido Milanese».
Fuori convegno, De Mita, come di consueto, non si sottrae alle domande ed il commento è stato sulle vicende regionali e anche sul Partito democratico.
L’ex presidente del Consiglio sostiene che «tra Berlusconi e Renzi sia cambiato ben poco». «La parola – dice – ha sostituito il pensiero e l’ottimismo cancella le difficoltà». Con il Pd, dice, «abbiamo scelto la strada del buon Samaritano. Aiutiamo il Pd ad elaborare qualche idea ed a dismettere qualche rissa interna». Poi il caso De Luca: «Mi auguro di non aver visto male. Ma siamo solo all’inizio di questa vicenda (quella giudiziaria, ndr). I giudizi si danno solitamente dopo morte. Attendiamo». Ed infine sul ruolo dell’Udc in Regione Campania, De Mita chiarisce: «Non essere presente in giunta? Può essere una opportunità esser presenti ma può essere anche un vantaggio non esserci. Meglio condividere una cosa che si fa che avere la responsabilità di farla e semmai farla male. Credo che quello regionale sia stato un avvio con qualche difficoltà – conclude De Mita – ed è per questo che esprimerei una opinione motivata solo dopo che l’esperienza si sia avviata concretamente».
La platea per De Mita è quasi sempre la stessa ormai da anni. Qualcuno si affaccia per curiosità, altri per ossequiare quel che fu il loro leader, altri ancora per ascoltarlo. Tra le sorprese (o tra i ritorni) la presenza di Ernesto Sica, sindaco di Pontecagnano Faiano, un tempo legatissimo a Ciriaco De Mita (ai tempi della Margherita) per poi “scaricarlo” con il passaggio al centrodestra. A fare gli onori di casa a Palazzo Sant’Agostino il vicepresidente dell’amministrazione provinciale Sabato Tenore ed il consigliere dell’Udc Alberto Milo. Assente (giustificato) il presidente della provincia Giuseppe Canfora; in ritardo, invece, il segretario provinciale dell’Udc Luigi Cobellis e il consigliere regionale Maria Ricchiuti.