De Mira, costruttore di nuove classi dirigenti - Le Cronache
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De Mira, costruttore di nuove classi dirigenti

De Mira, costruttore di nuove classi dirigenti

di Tino Iannuzzi

Ciriaco De Mita appartiene alla storia più alta del Paese e della nostra democrazia. Statista, Presidente del Consiglio, più volte Ministro, Politico di rango, Segretario della D.C., dotato di una profonda cultura, con lungimirante capacità di analisi, guidato sempre dalla limpida ed appassionata fede nella politica come risoluzione dei problemi delle comunità e crescita dei territori e delle persone. È stato un grande protagonista della feconda stagione di impegno dei Cattolici democratici nella vita pubblica italiana, con una coerente e forte ispirazione cristiana, vissuta con limpida e rigorosa laicità nell’azione politica e nelle scelte parlamentari. Senza dubbio è stato fra i  leader più prestigiosi della grande vicenda politica della Democrazia Cristiana, alla quale ha ispirato con orgoglio uno straordinario percorso civile, riconoscendosi nel popolarismo di Don Luigi Sturzo, nella capacità di governo di Alcide De Gasperi, nelle intuizioni politiche di Aldo Moro. Fu un lungimirante “costruttore” di nuove classi dirigenti, basti pensare al suo fondamentale ruolo nell’impegno in in politica del nostro amato Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  da lui chiamato a guidare in un momento tempestoso la D.C. palermitana nel 1984 e , ed alla nomina -che ispirò- di Romano Prodi alla Presidenza dell’IRI.
De Mita ebbe grande attenzione e sensibilità al ruolo delle Istituzioni democratiche, alla loro dinamica, alle esigenze di adeguate riforme al passo con i tempi ed in naturale sintonia con l’evoluzione della società, in un rapporto stretto con Leopoldo Elia, già consigliere giuridico di Moro e Roberto Ruffilli, barbaramente assassinato dalle brigate rosse. Vide proprio nelle Istituzioni la condizione necessaria per l’esercizio della libertà della persona umana.
Fu un  Meridionalista moderno,  protagonista di assoluto rilievo per lo sviluppo del Mezzogiorno, dal punto di vista non solo economico e sociale, ma anche culturale ed istituzionale, con costante sensibilità per le aree interne ed uno sviluppo equilibrato ed integrato del territorio.
La Sua esperienza è ancora più significativa pensando che De Mita ha avuto ruoli così rilevanti e decisivi, partendo da un piccolo paese, Nusco, da una famiglia ricca di valori ma con poche risorse e che con tantissimi sacrifici gli consentì di studiare nella prestigiosa Università Cattolica  del Sacro Cuore a Milano. Questo  periodo di studi ebbe una funzione decisiva nella sua formazione e nella passione per la politica.
Ho avuto l’onore di condividere con Lui tanti bellissimi momenti di impegno politico nella Sinistra D.C. -della quale De Mita fu uno dei fondatori con Giovanni Marcora, Nicola Pistelli, Luigi Granelli, Giovanni Galloni- nel Partito Popolare, nella Margherita, nella prima fase del Partito Democratico, nell’incontro quotidiano alla Camera dei Deputati, in un rapporto sempre di libero ed intenso confronto, per me profondamente formativo.
Da ultimo il suo amore per la politica lo ha condotto ad essere Sindaco dal 2014 della sua Nusco, onorando ancora una volta in modo esemplare quel senso delle radici e quel legame con la propria terra che lo ha sempre accompagnato.
Non sono mancate nella fase travagliata di costituzione del Partito Democratico incomprensioni e decisioni diverse, che ho vissuto con profondo dolore e che mi hanno fortemente provato, ma sempre con immenso rispetto per un Politico che per tanti di noi è stato un maestro. Oggi con commozione Lo ricordo come un leader autorevole, che lascia una traccia così  intensa e rilevante nella politica italiana.