«Il fallimento della politica regionale»: così Salvatore Lucia, membro del coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno con delega agli enti partecipati e bilanci in merito all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi e ai disagi vissuti da alcuni utenti del volo Salerno-Torino, cancellato causa maltempo.
De Lucia, allora: da dove partiamo?
«In un contesto già gravemente compromesso dall’inefficienza amministrativa, emergono nuove criticità nella gestione dell’Aeroporto Costa d’Amalfi, simbolo di un fallimento che si estende ben oltre la pista di decollo. Nonostante le promesse altisonanti della classe politica campana, la realtà vissuta dai cittadini e dai viaggiatori è ben diversa, aggravata dalla mancanza di strutture adeguate e servizi fondamentali».
Di cosa parla?
«Un recente episodio di volo cancellato ha immediatamente messo in luce un quadro allarmante: i passeggeri coinvolti, costretti a rimanere a terra, hanno dovuto affrontare una situazione che avrebbe potuto e dovuto essere gestita meglio. Eppure, coloro che avrebbero dovuto intervenire preventivamente – gli enti locali, la Gesac e soprattutto i sindacati – hanno dimostrato, ancora una volta, la propria inadeguatezza. Secondo dati recenti, sono stati cancellati numerosi voli programmati. Basta un semplice sguardo ai dintorni dell’aeroporto per rendersi conto della scarsità di strutture ricettive e della carenza di un servizio di trasporti sufficiente a fronteggiare emergenze di questo tipo. Non è accettabile che in una regione che si vanta di attrarre turismo e investimenti, un’infrastruttura cruciale come l’aeroporto si riveli così fragile e impreparata».
Dunque?
«Mentre i viaggiatori subiscono sulla propria pelle le inefficienze di un sistema mal concepito, i sindacati – che dovrebbero essere i primi a difendere gli interessi dei lavoratori e dei cittadini – sembrano preoccuparsi soltanto di giustificare un progetto palesemente sbagliato. Questa difesa dell’indifendibile rispecchia perfettamente la linea di condotta di una classe politica regionale che, con promesse vane e illusioni di crescita, tenta di nascondere una realtà fatta di disagi e problematiche irrisolte».
Quali le carenze secondo lei?
«La lista delle carenze è lunga e imbarazzante: dalla mancanza di un trasporto pubblico efficiente, alla scarsità di spazi di sosta adeguati, fino a una struttura aeroportuale troppo piccola per garantire un’esperienza dignitosa ai viaggiatori. Sotto il sole cocente, chi deve attendere il proprio volo si trova spesso senza riparo, affrontando disagi che potrebbero essere facilmente evitati con un minimo di pianificazione. In tutto questo, la popolazione residente non ha ancora percepito pienamente i costi ambientali e sociali di un aeroporto a ridosso del centro abitato, ma è solo questione di tempo. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, gli aeroporti sono tra le principali fonti di inquinamento acustico e atmosferico. L’aumento dei voli previsto per i prossimi anni non farà che peggiorare la situazione, rendendo insostenibile la qualità della vita dei cittadini. Alla luce di questi fatti, è chiaro che sindacati e classe politica stanno seguendo la stessa strada: un percorso fatto di promesse irrealizzabili e disillusione. Ma cosa si può fare per migliorare la situazione? Innanzitutto, è necessaria una gestione più trasparente e lungimirante, che ponga finalmente al centro gli interessi dei cittadini, non quelli di un’élite ristretta. Inoltre, è urgente implementare un piano di emergenza efficace, che includa un potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto. La popolazione merita di meglio. È tempo che la gestione dell’aeroporto cambi rotta, adottando soluzioni concrete per garantire un servizio efficiente e rispettoso dell’ambiente. Solo così si potrà evitare che l’Aeroporto Costa d’Amalfi diventi l’ennesimo esempio di un’opportunità mancata».