di Andrea Pellegrino Vincenzo De Luca lancia da governatore il suo primo avvertimento a Matteo Renzi: «Sulla nomina del commissario per la sanità in Campania decido io». Dalla consueta tribuna televisiva del venerdì il presidente della giunta regionale contesta la norma che demanda al governo la decisione sulla nomina di un commissario. «Mi dicono che mi sono trattenuto la delega alla sanità – incalza De Luca – ed invece non mi sono riservato nulla. La sanità in Campania è commissariata ed attendiamo il commissario». E sulla nomina dice: «Spero che la nomina sia concordata con noi», anche perché, dice, «per me questa norma è inaccettabile. Che senso ha nominare un commissario esterno? Il governo ha il dovere di controllare, di avviare un piano di monitoraggio in merito al piano di rientro. La linea deve essere quella del rigore e del risanamento ma il commissario dobbiamo esprimerlo noi. Non ci può essere un signore che è espressione del governo nazionale e non dell’elettorato che ha deciso chi governa». Ed in merito alla sanità, De Luca alza il tiro: «Mi interessa sapere cosa sia successo nelle ultime settimane nelle Asl della Campania. Mi interessa sapere se ci siano state porcherie dell’ultimo minuto. Io credo che risponderanno di tutto davanti alla Corte dei Conti». Poi più in generale, il governatore annuncia: «Non ci sia nessuna auto blu. Siamo per il rigore e per la sobrietà». Chiarisce ancora la battuta sull’avviso di garanzia: «Sono stato frainteso – dice – proprio io che da sempre difendo l’autonomia della magistratura. Nessuna sfida all’autorità giudiziaria. Era una semplice battuta, dovrò limitarmi». Il caso Crescent Sull’abusivismo edilizio e sulle grandi opere il riferimento va la Crescent di Salerno, l’opera di Bofill che si è vista rigettare la richiesta di dissequestro. «Non tutti possono condividere un’opera di architettura ma non è immaginabile che le grandi firme dell’architettura siano costrette a non far nulla in Italia. Quanto al Crescent credo che si concluda presto questa vicenda, vedremo e seguiremo le prossime tappe giudiziarie. Sono favorevole a tutti i controlli ma quanto si accerta la legalità delle opere compiute si dia respiro agli imprenditori: ci sono aziende che stanno in difficoltà». Infine pugno duro sulla delinquenza: «Proporrò una iniziativa legislativa: chi sgarra per la seconda volta vada in galera. Se un extracomunitario non rispetta il foglio di via e viene beccato per la seconda volta mentre fa i suoi comodi deve essere arrestato. Stessa cosa per il parcheggiatore abusivo beccato a compiere la stessa cosa. Insomma accoglienza e solidarietà verso chi fugge da guerra e malattia ma nessuna tolleranza verso italiani ed extracomunitari che credono di poter fare ciò che vogliono».
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