De Luca: 50 milioni di euro per la sanità nell'Agro - Le Cronache Attualità
Attualità Agro Nocerino Sarnese

De Luca: 50 milioni di euro per la sanità nell’Agro

De Luca: 50 milioni di euro per la sanità nell’Agro

Un investimento da 50 milioni di euro è destinato a rivoluzionare l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, proiettandolo verso un futuro di eccellenza sanitaria. La notizia è stata ufficialmente diramata ieri mattina dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante un’importante visita sul cantiere per supervisionare di persona lo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento sismico e strutturale che stanno interessando l’intera struttura ospedaliera. Questo intervento rappresenta un tassello fondamentale nella strategia regionale per potenziare le infrastrutture sanitarie. “Questo è un investimento importante che facciamo a Nocera Inferiore. Complessivamente sono 50 milioni di euro”, ha dichiarato con fermezza il Presidente De Luca, rimarcando l’entità senza precedenti di quest’opera. Un importo che testimonia la volontà di investire concretamente nel benessere dei cittadini dell’Agro nocerino-sarnese. I lavori non si limiteranno a semplici interventi di restauro, ma prevedono la realizzazione di una palazzina intera, un corpo di fabbrica completamente nuovo che andrà ad aggiungersi e integrare la struttura esistente, ampliandone significativamente la capacità operativa. Non solo ampliamenti, ma anche interventi volti a garantire la massima sicurezza: sarà infatti eseguito un profondo lavoro di consolidamento statico dell’intero edificio, rendendolo più sicuro e resiliente. Ma l’innovazione non si ferma qui: è previsto un rinnovamento completo di interi reparti, tra cui spiccano urologia, ginecologia e cardiologia, che saranno modernizzati e dotati delle più avanzate tecnologie. “Abbiamo già portato qui il robot Da Vinci”, ha orgogliosamente aggiunto il Presidente, evidenziando come l’ospedale di Nocera Inferiore sia già all’avanguardia nell’adozione di strumenti chirurgici di ultima generazione, a beneficio dei pazienti che potranno contare su trattamenti sempre più precisi ed efficaci. L’intervento all’Umberto I non è un’iniziativa isolata, ma si inserisce in una visione strategica più ampia e coordinata per il potenziamento della sanità nell’intera area dell’Agro, come ha spiegato De Luca stesso: “questo intervento poi è collegato ad altri due interventi straordinari, cioè gli ospedali riuniti dell’Agro”. Il Presidente ha poi fornito dettagli cruciali sulle altre strutture ospedaliere coinvolte in questa imponente opera di riqualificazione e potenziamento. A Pagani, per esempio, “è nato ormai un polo oncologico che ha assunto un valore nazionale, lì arrivano anche da fuori regione”, ha sottolineato De Luca, evidenziando come questa struttura sia diventata un punto di riferimento non solo per la Campania, ma per l’intero Sud Italia, attirando pazienti in cerca di cure specializzate e all’avanguardia nel campo dell’oncologia. Per quanto riguarda Scafati, il quadro è altrettanto promettente: “stiamo completando un altro intervento di messa in sicurezza statica e credo che realizzeremo lì una casa di comunità e poi un reparto specializzato per ortopedia”. Questo dimostra la volontà di creare una rete di servizi sanitari integrati e specializzati, in grado di rispondere alle diverse esigenze della popolazione. La casa di comunità, in particolare, rappresenta un modello innovativo di assistenza territoriale, più vicino al cittadino e in grado di offrire servizi di prossimità. De Luca ha concluso il suo intervento ribadendo con forza l’importanza strategica di tutti questi investimenti coordinati, che avranno un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini: “Un investimento davvero importante per l’Agro che rimane comunque la zona strategica della provincia di Salerno”. Questo vasto programma di riqualificazione e potenziamento delle strutture sanitarie non solo migliorerà l’offerta di servizi per i residenti, ma rafforzerà il ruolo dell’Agro come polo d’eccellenza in ambito sanitario a livello regionale e oltre.