È un po’ un Re Mida del Cilento il giovane Aldo Olivieri: tutto ciò che tocca diventa oro. Quest’anno, dopo il successo delle scorse edizioni, ritorna ad Agropoli la casa di Babbo Natale. Dal castello e dal centro storico ci si è spostati al parco pubblico intitolato a Liborio Bonifacio. Rimanendo sulla bravura di Olivieri, c’è da sottolineare la sua voglia continua di mettersi in gioco e di portare un beneficio al territorio cilentano. Lo ha fatto qualche mese fa, in estate, quando è riuscito a mettere insieme le tantissime eccellenze enogastronomiche cilentane organizzando la Sagra delle Sagre: tutti gli eventi che elevano i piatti tipici nello stesso luogo, in un clima unico di festa. con la casa di Babbo Natale, poi, sta continuando a mietere successi su successi: negli ultimi giorni Agropoli è diventata la capitale italiana, per rimanere umili, dei festeggiamenti natalizi. Nel parco, i bambini sono felici e spensierati, i più grandi invece tornano bambini e non soltanto coi ricordi.
Si rinnova la magia ad Agropoli con il villaggio di Babbo Natale, un’esperienza per i più piccini ma anche e soprattutto per le famiglie che possono vivere un momento di serenità…
“Assolutamente sì, per noi è un motivo di orgoglio, in primis perché abbiamo valorizzato una zona che è quella del parco pubblico. Per tanti anni l’abbiamo fatta al Castello angioino aragonese la casa di Babbo Natale, una location bellissima, suggestiva, però forse peccava un po’ di servizi turistici e sappiamo bene che quando un evento cresce e ci sono grandi flussi turistici bisogna dare peso ai servizi turistici. Il parco pubblico è nel cuore di Agropoli, ci sono ampi parcheggi, ampi spazi, è vicinissimo alla superstrada. Insomma, riteniamo che sia la location ideale per ospitare un evento del genere, anche perché il parco è una zona dedicata ai bambini, per cui siamo contenti non solo noi, anche i feedback di queste prime settimane sono positivi. Siamo contenti perché creiamo un’offerta turistica per il Cilento. Ci sono tantissime persone che vengono da fuori, sono contente di questa iniziativa e come dicevi, non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. È un percorso emozionale, magico, in cui gli elfi accompagnano dall’ufficio postale fino ad arrivare alla fabbrica dei giocattoli, per poi incontrare il nostro Babbo Natale, che poi è il vero Babbo Natale perché è stato scelto come il “Babbo Natale d’Italia”.
Una doppia funzione quindi? Non solo il clima natalizio, ma anche la riqualificazione di un nuovo simbolo per la città di Agropoli…
“Sì, come dicevo il parco non è stato mai scelto come location per eventi importanti, soprattutto durante il periodo natalizio. Questo è stato per noi un motivo di orgoglio, lo ripeto, perché riprendere quest’area, in sinergia, ovviamente, con l’amministrazione comunale, con le associazioni come con i comitati, è stato creato un evento di comunità. Mi piace sottolinearlo, questo non è un evento di un singolo o di una cooperativa: è l’evento di una comunità. All’interno ci sono veramente tanti volontari, tante associazioni. Quest’anno la collaborazione con gli artisti cartapestai che hanno realizzato le luminarie, le luci di artista riciclando il ferro che utilizzano poi per il carnevale agropolese. Insomma, siamo contenti del risultato che sta avvenendo in questi giorni. Siamo contenti del prodotto dell’offerta turistica di Agropoli, ma soprattutto siamo contenti del gruppo e della Comunità che abbiamo creato perché non solo è bello e fa bene alla città, ma abbiamo creato un’offerta per il visitatore”.
Parlando di numeri, ogni settimana aumenta in maniera esponenziale il numero di visitatori non solo dalla città di Agropoli e dalle immediate vicinanze, ma anche dalla provincia di Salerno…
“Sì, confermo. Chiediamo a tutti i visitatori che vengono qui la loro provenienza, ma lo vediamo anche dalle prenotazioni, perché per accedere alla casa di Babbo Natale bisogna prenotare on-line, per cui sappiamo la provenienza e vengono da tutte le parti della regione. Questo ancora di più ci invoglia a fare meglio, ma soprattutto a offrire sempre più servizi. La novità è anche la presenza più giorni degli agropolesi, vista la posizione, visto che ovviamente la location si presta davvero tanto; gli agropolesi, ma anche dai paesi limitrofi, ritornano per più giorni perché non c’è solo la casa di Babbo Natale, c’è un’area food, ci sono dei mercatini natalizi, c’è una pista di pattinaggio completamente ecologica, ci sono più servizi. Questo vuol dire che la strada è quella giusta e in sinergia sempre con tutti gli operatori dobbiamo lavorare per creare un evento sempre più forte”.
Da operatore turistico, da operatore culturale, qual è l’auspicio per il 2024?
“Che un po’ tutti noi cilentani, ci sentiamo una comunità. Ecco, tocco sempre questo punto, perché vedo che tra di noi, non sempre, si creano quelle invidie inutili, quelle invidie che fanno solo male al nostro territorio. Con questo evento abbiamo dimostrato che insieme si può fare di più. Se personalmente si può arrivare a 10, con il gruppo si può arrivare a 50, insieme si può arrivare a 100. Quindi, l’auspicio è quello, appunto, di sentirci più una comunità, perché insieme possiamo ottenere grandi risultati”.