Da Salerno al confine ucraino per disegnare un murales della pace - Le Cronache
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Da Salerno al confine ucraino per disegnare un murales della pace

Da Salerno al confine ucraino per disegnare un murales della pace

di Monica De Santis

Un murales in via Porta Rateprandi è stato realizzato da Stefano Santoro, in arte McNenya, tra venerdì e sabato nell’ambito del progetto Retake Salerno. Il giovane artista salernitano, nei giorni scorsi si è reso protagonista di un’altra interessante iniziativa personale. Si è infatti, recato, grazie al passaggio avuto da una scuola di Milano, al confine tra Polonia ed Ucraina, per realizzare un murales della pace, visibile ai profughi che in questi giorni stanno lasciando la loro terra per cercare salvezza in altri Stati.

“E’ stata un’esigenza personale riuscire ad arrivare lì. Sono tornato giovedì notte. E’ stato un viaggio lunghissimo quello che mi ha portato fino a Medica, sul confine polacco-ucraino, dove c’è un centro di smistamento per l’arrivo dei migranti. Sono andato lì non solo per la portare la mia arte, ma prima di tutto aiuti, medicinali, cibo, vestiario e poi c’erano le mie bombolette spray, perchè ci tenevo ad intervenire anche dal punto di vista artistico. E’ stata una bella esperienza, anche l’essere riuscito a regalare tre ore di distrazione alle persone che stavano li, che guardavano mentre dipingevo il mio messaggio di pace, rivolto non solo al popolo ucraino, ma contro ogni forma di violenza e di guerra, a prescindere dalla bandiera, sono un pacifista convinto. Una piccolissima goccia in un oceano di disperazione, come l’ho definita”. Stefano poi, racconta ciò che ha visto al confine tra Polonia ed Ucraina… “Mi ha colpito molto la solidarietà polacca. Poi quando mi sono andata a fare un giro nel centro di gestione dell’arrivo dei profughi, ho avvertito tanto disagio. Mi sono sentito un privilegiato. Ammetto che dopo una decina di minuti sono andato via da questa baraccopoli che era stata creata lì con questi fiumi di persone che arrivano. Mi sentivo a disagio stare lì e dire io comunque tra 24 ore sto nel mio letto a dormire, mentre loro restano lì. Mi sono sentito impotente per questa crisi umanitaria che si è generata”. Intanto da giovedì tutti i profughi che arriveranno al confine con la Polonia saranno accolti dal murales di Santoro, alias McNenya… “E’ stato un intervento piccolo e rapido perchè non avevo molto tempo a disposizione. Ho dipinto un grande occhio con il riflesso della parola pace. Rappresenta il mondo che guarda questa situazione e che nessuno deve dimenticare che ci sono persone che soffrono e che hanno bisogno di aiuto. E’ stato il mio modo di dire non vi preoccupate nessuno si dimentica di voi, il mondo vi sta guardando e siete degli eroi. Infatti ho scritto questa parole sul muro, proprio sotto al disegno”.