Cstp: la storia infinita - Le Cronache
Extra

Cstp: la storia infinita

La storia infinita. No, non è il titolo di un celeberrimo film fantasy, ma semplicemente la fotografia della situazione del Cstp. Ricapitalizzazioni subordinate all’approvazione del piano concordatario pur essendo la prima fondamentale per il secondo passaggio, delibere di enti soci che non ci sono e consigli (comunali e provinciale) nemmeno ancora convocati, delibere per la bigliettazione aziendale che sarebbero state approvate ma che non compaiono sull’albo pretorio, delibere “non attuative” a cui fa seguito la richiesta all’azienda di un piano che preveda il taglio del 10% sulle risorse al Cstp per il 2013. Insomma, storia infinita e di ordinaria follia. Cava subordina il versamento per la ricapitalizzazione (340 mila euro circa) all’approvazione, da parte del giudice delegato del Tribunale fallimentare di Salerno, Maria Elena Del Forno, del piano concordatario messo giù dal collegio dei liquidatori e che sarà valutato giovedì dai soci. Una operazione impossibile sia modi che nei tempi: la ricapitalizzazione è propedeutica al piano di continuità aziendale che dovrà essere presentato al Tribunale ed il termine ultimo per il versamento delle quote è il 16 febbraio, quello della presentazione del piano concordatario è il 22. Facendo un paio di conti, qualcosa non torna.
Delibere che ancora non ci sono: mancano all’appello ancora diversi comuni che non hanno provveduto a deliberare nei rispettivi consigli comunali la ricapitalizzazione, ma soprattutto manca la Provincia di Salerno, ente proprietario del 26% delle quote e di cui non si hanno notizie. Come non se ne hanno della delibera per la bigliettazione aziendale che la Giunta provinciale avrebbe approvato ma di cui non c’è traccia sull’albo pretorio. Mentre c’è in bella mostra ancora la delibera 339, quella del taglio del 10%, tanto che è arrivata, dal settore finanza della Provincia, la richiesta di redazione di un piano che preveda un taglio di un milione e 800 mila euro per il 2013. E i lavoratori si stanno innervosendo.