di Marta Naddei Linee principali, circolari di quartiere, punti di interscambio con la metro e nuovi capolinea. Una vera e propria piccola rivoluzione nei servizi di trasporto pubblico locale effettuati dal Cstp nel Comune di Salerno. Non ci sarà alcun taglio di corse: i servizi resteranno gli stessi, ma verrà messa in atto – con molta probabilità a partire già da settembre – una rimodulazione dei collegamenti urbani. Insomma, sarà cambiato l’abito ma il monaco resterà lo stesso. In buona sostanza, si tratta di un sistema di potenziamento e di integrazione con i servizi di trasporto ferroviario cittadino, sulla base dell’attuale chilometraggio che il Cstp effettua per il territorio comunale pari a 1.855.915 chilometri per i servizi feriali (cui si devono aggiungere i 74mila chilometri circa di servizio festivo la cui organizzazione resterà invariata) a cui stanno lavorando azienda e Comune di Salerno. In particolare, è il Cstp a dover fornire un prospetto agli uffici comunali di quelle che potrebbero essere le novità in merito all’organizzazione del trasporto pubblico locale cittadino. Cosa che sta accadendo da diversi mesi a questa parte, tanto che addirittura nel piano Acam messo a punto dall’assessore regionale Sergio Vetrella lo scorso mese di ottobre era già presente una prima bozza di quello che potrebbe di qui a breve diventare il servizio del Cstp a Salerno. L’attuale bozza del programma di ridisegno delle linee presenta tre punti fondamentali: • tre linee principali che viaggeranno sull’asse “Fratte – Poste centrali” e su quello “Mercatello – Teatro Verdi”, ognuna con una cadenza propria di circa 20 minuti se le corse giornaliere, previste su ogni asse, dovessero essere 40. Verosimilmente le linee dovrebbero essere la 2, la 5 e la 11, ognuna delle quali avrà un interscambio presso una delle stazioni ferroviarie cittadine. Insomma, via tutti i bus numerati cui la cittadinanza è abituata; • le circolari di quartiere saranno una sorta di navette che effettueranno percorsi più brevi rispetto a quelli attuali e avranno tutte delle coincidenze con le tre linee principali, con una cadenza che oscillerà tra i 15 ed i 30 minuti. Le “circolari di quartiere” dovrebbero essere cinque (zona Carmine, Zona orientale, rioni collinari, Lungoirno-Brignano, e Fratte-Cappelle-Matierno) e copriranno l’intero territorio attualmente servito dalle corse più lunghe del Cstp. Ognuna di esse avrà un proprio capolinea ancora in via di definizione; • infine, i capolinea maggiori saranno quelli relativi alle tre direttrici principali. Insomma, un nuovo sistema di trasporto pubblico locale che mira a rendere più agevoli e fruibili i servizi del Cstp e meno lunghe le attese. Qualche variazione alla bozza potrebbe esserci nelle prossime settimane, ma la struttura portante dovrebbe essere questa. A breve, il piano dovrà ricevere l’ok del Comune di Salerno, anche in attesa che arrivi il piano di rimodulazione della Provincia che dovrebbe, in parte, integrarsi con quello comunale.
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