di Anna Villani
Più che un giornale ANGRI ´80 è da sempre il collegamento tra la cittadinanza e la vita reale della città, da quella politica a quella sociale e familiare: l’ultimo consiglio comunale, le decisioni dell’amministrazione, le testimonianze di lettori e negozianti, chi si sposa, chi ci ha lasciati, un nuovo nato/a, il ricordo di qualcuno, gli angresi di successo, le storie e le critiche, sempre costruttive. ANGRI ´80 è da sempre un riferimento importante per gli angresi, una copia che gira in famiglia, letto da qualche parte o comprato in edicola, ma la parte importante la fanno di sicuro gli abbonamenti. Con una copia si entra nel vivo dei problemi e degli avvenimenti locali, si gioisce per qualcuno (anniversario o laurea), si comprendono le difficoltà del territorio e cosa è successo il mese prima. Attraverso i servizi pubblicati è stato possibile per tanti conseguire pure l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti (albo pubblicisti). Oggi, però, il caro vita aggredisce pure una voce libera come questa testata simbolo di una città. Chi stampa le copie ha comunicato alla cooperativa che i costi di stampa lieviteranno un bel po’ a causa della catena di aumenti a cui assistiamo dallo scoppio in poi della guerra russo-ucraina. Il costo della carta purtroppo raddoppierà. Un duro colpo per chi lavora alla preparazione di ogni numero, lo impagina e lo porta a stampare. La nuova sfida è seria ed occorre decidere presto cosa fare. Per questo è stato rivolto un appello ai lettori da parte della Coop. Centro Iniziative Culturali (CIC), che edita il mensile ANGRI´80, vicino a festeggiare il 40º anno di vita (ottobre 2023). “No all’aumento del prezzo di ANGRI´80” dicono dalla cooperativa che rivolge “un forte appello agli Angresi vicini e lontani”. “La nostra tipografia ci ha recentemente preannunciato che nei prossimi mesi aumenterà del 50% il costo di stampa del nostro mensile. Da quando è stato introdotto l’Euro (più di 20 anni fa) abbiamo lasciato inalterato il prezzo del giornale sia in edicola che per gli abbonati, riuscendo sempre in qualche modo ad ammortizzare i vari aumenti che, di volta in volta, arrivavano. Questa volta però la novità è veramente rilevante e sembra imporci, a breve, sia l’aumento del prezzo del giornale che quello dell’abbonamento”. Per scongiurare l’aumento del prezzo di ogni copia, che lascerebbe indietro qualcuno che rinuncerebbe all’acquisto del giornale la cooperativa che intende “vincere anche questa battaglia” vorrebbe aumentare il numero delle copie vendute (in edicola e con gli abbonamenti) e poter contare su un numero maggiore di inserzioni pubblicitarie al fine di ammortizzare i maggiori costi da sostenere. “Lanciamo, quindi, un forte e accorato appello a tutti gli Angresi, vicini e lontani, che amano Angri e sono fieri del fatto che solo ad Angri, da quarant’anni, viene pubblicato un mensile d’informazione, socialmente e culturalmente impegnato, rispettato ed apprezzato non solo ad Angri ma pure dagli Angresi residenti fuori Angri (in Italia e all’estero). Ognuno faccia allora di tutto per garantire il raggiungimento di questo obiettivo e si dia da fare in ogni modo per procurarci pubblicità e nuovi abbonati, convincendo parenti ed amici. Il primo numero uscì nell’ottobre del 1983 ed ad ottobre del 2023 girerebbe la boa dei quarant’anni”. Creato da un gruppo di giovani e meno giovani che, a fine anni ’60, cresciuti nell’ambiente del cattolicesimo impegnato, hanno poi vissuto intensamente l’esperienza del movimento sessantottino e, pur ispirandosi a valori ed ideali che fanno riferimento all’orizzonte politico di centrosinistra, hanno dato al giornale un’impostazione di ampia apertura e confronto con le diverse istanze sociali e politiche, con l’esplicito intento di contribuire alla crescita civile e sociale della comunità angrese.Finora sono stati pubblicati oltre 410 numeri per oltre 8000 (ottomila) pagine che, moltiplicate per una tiratura media di 1200 copie a numero, danno un totale di circa 10.000.000 di pagine stampate. A tali numeri (calcolati per difetto) vanno aggiunti: quelli relativi ad un altro mensile pubblicato ininterrottamente per 15 anni (dal 1989 al 2004), L’Osservatore Dell’Agro, per favorire anche la crescita culturale ed identitaria dell’Agro nocerino sarnese; i 61 libri (imminente l’uscita del 62º), di storia locale e non solo, editati e pubblicati, tra l’altro con diffusione privilegiata nelle scuole pubbliche e private di Angri e fuori Angri; i numerosi Laboratori di giornalismo, i corsi di recitazione, le varie rassegne teatrali organizzate negli anni ad Angri e a Pagani, l’intensa attività della Compagnia Teatrale “Anziteatro”. “Ogni numero di ANGRI´80 nasce dal lavoro volontario di tante persone (da quello iniziale di chi scrive gli articoli a quello finale di chi piega, etichetta ed invia il giornale, passando per chi gestisce gli abbonamenti o li raccoglie, per chi va a cercare sponsor per la pubblicità, per chi si interessa dell’amministrazione, ecc. ecc.). ANGRI´80 ed il CIC finora non hanno avuto grossi problemi economici perché negli ultimi 10 anni (nonostante la crisi della carta stampata, il prezzo invariato da oltre 20 anni, l’aumento a 28 pagine) ha triplicato i propri abbonati”. Molti dei libri pubblicati sono stati ristampati perché esauriti. Tutto questo per far capire quanto gli angresi siano legati al mensile diretto da Antonio Lombardi.