
Sono tornate nella disponibilità della comunità le 33 pergamene storiche scoperte nel 2024 a Corleto Monforte, nel Salernitano. Realizzate su pelle animale e databili tra il 1333 e il 1610, le pergamene erano state rinvenute per caso all’interno di una scatola da imballaggio custodita nei locali del municipio. A distanza di un anno, grazie a un delicato intervento di restauro, sono state ufficialmente restituite e presentate nel corso di un incontro pubblico nella sala manifestazioni del piccolo centro degli Alburni. A raccontare il valore storico e documentale delle pergamene sono stati Paola Vona, funzionaria del MIC – Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, Gabriele Capone, Soprintendente regionale, Marianna Iannone della Società Cooperativa Archeo ARTE e la restauratrice dei Musei Vaticani, Alessandra Terrei, che ha diretto le delicate operazioni di recupero fisico dei documenti. Le pergamene, comprendono atti notarili, scritture private, contratti, corrispondenze e un raro documento con sigillo in ceralacca dei Sanseverino, erano da tempo oggetto di ricerca. La loro esistenza era infatti nota attraverso una citazione in un libro storico datato 1893, ma se ne erano perse le tracce fino all’inatteso ritrovamento da parte del geometra Carmine Stamato. Il progetto di recupero, finanziato dal Ministero della Cultura, ha previsto operazioni di spianamento, pulitura, studio paleografico e successiva digitalizzazione. Il coordinamento scientifico è stato affidato alla Vona, mentre la registrazione dei contenuti è stata curata dallo studioso Michele De Nittis. Tra i documenti di maggiore interesse figura una lettera, firmata da un artista identificato come “Antonellus”.