Contratti in scadenza, Salerno Pulita “si rischia immobilismo” - Le Cronache
Cronaca

Contratti in scadenza, Salerno Pulita “si rischia immobilismo”

Contratti in scadenza, Salerno Pulita “si rischia immobilismo”

di Erika Noschese

Si dice pronto a scioperare, con tutti i dipendenti e le altre sigle sindacali, il segretario generale della Csa Fiadel Salerno, Angelo Rispoli che ha acceso i riflettori su tre grandi crisi in atto: la mancanza del direttore amministrativo della Salerno Pulita, la mancanza di organico al Comune di Salerno e lavoratori in mobilità del Consorzio di Bacino Salerno 2. “Salerno Pulita è un’azienda con un fatturato da 28milioni e da 20 giorni è senza amministratore delegato – ha dichiarato Rispoli – Fra poco quest’azienda sarà paralizzata e addirittura rinnovare i contratti di fitto dei macchinari che permettono la raccolta, l’amministratore che garantisce solo l’ordinaria amministrazione non ha più il potere di rinnovare i contratti in scadenza”. Il sindacato chiede dunque al Comune di Salerno di decidere in tempi brevi: nei giorni scorsi, la Csa Fiadel ha anche chiesto un incontro con l’amministrazione comunale ma, ad oggi, nessuna convocazione è giunta. “È troppo comodo mantenere una situazione di crisi e individuare sui lavoratori il capro espiatorio. I lavoratori di Salerno Pulita sono cittadini di Salerno che amano la loro città e fanno il loro dovere, con zelo e dedizione”, ha chiarito Rispoli. Altra criticità riguarda, invece, i lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2: dal 1 maggio, infatti, 27 famiglie “andranno in mezzo alla strada” in quanto ad oggi non è ancora stata trovato una collocazione per loro. “C’è tutta la disperazione di questi lavoratori, molti dei quali in età avanzata – ha aggiunto il sindacalista – Rispetto a ciò, la Regione Campania, l’Eda, lo stesso ente Comune, titolare del sub-ambito, potrebbero fare la loro parte altrimenti queste famiglie vanno in mezzo alla strada”. Altro punto di crisi è rappresentato dal Comune di Salerno che si trova al di sotto degli 800 dipendenti, determinando un abbassamento dei servizi; le sezioni anagrafiche di Salerno sono ormai quasi tutte chiuse perché non ci sono dipendenti. “Quota 100 è stata una spinta, dopo il blocco delle assunzioni che andava avanti da anni”, ha detto Rispoli, evidenziando che la medesima situazione si vive all’interno della polizia municipale: la città di Salerno ha la possibilità di avere un corpo di polizia municipale formato da 260 unità, mentre oggi ne conta meno di 180 unità. Da qui la proposta: “Se fossero assunti quelli del concorsone, sarebbero solo 38 unità, il Comune di Salerno ha numeri, leggi e facoltà per poter bandire un concorso a tempo pieno; 44 unità a tempo parziale per dare una valvola di sfogo ai cittadini, ai giovani per il lavoro ma di dare anche un’opportunità alla città di avere un servizio più qualificato: l’età media è infatti attorno ai 60 anni e questo non è possibile”, ha aggiunto il segretario Rispoli, pronto a chiedere l’intervento del prefetto per avviare una procedura di raffreddamento del conflitto, ovvero senza soluzioni si arriva allo sciopero. Punta l’attenzione sul fenomeno dei sacchetti aperti dai “ricercatori” di rame e altro materiale da rivendere Francesco Pezzano: “C’è questo silenzio assordante da parte di chi ha le competenze e la responsabilità di mettere fine a questo fenomeno che ora avviene anche durante la prima serata, anche in arterie principali della città capoluogo”, ha dichiarato l’esponente della Rsu. “Solo lunedì sera, due signori sono stati beccati a rovistare nelle buste, alle 20 e nessuno è intervenuto”, ha poi aggiunto sollecitando l’intervento delle istituzioni.