Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato a maggioranza il Documento di Economia e Finanza Regionale (su 44votanti, 29 favorevoli e 15 contrari), aprendo, così, l’esame del Bilancio regionale per il triennio 2016/2018.
“Il Bilancio della Regione Campania è una manovra di circa 20 miliardi – ha sottolineato l’assessore al Bilancio Lidia D’Alessio – , un bilancio fortemente rigoroso che mette in campo una strategia per intraprendere il percorso della ripresa economica e della crescita e per ridurre ulteriormente i costi della macchina amministrativa regionale”.
Circa la metà delle risorse in Bilancio è destinata alla sanità, circa 5 miliardi sono le partite di giro, tre miliardi e mezzo sono destinati a spese vincolate. “Tra gli obiettivi strategici alla base del Bilancio della Regione: non aumentare la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, perseguire l’efficienza nelle attività regionali, determinare risparmi e riduzioni di costi, difendere le fasce deboli e favorire l’istruzione e la cultura” – ha spiegato il Presidente della Commissione Bilancio Francesco Picarone (Pd) che ha anche evidenziato l’importanza delle proposte che provengono dall’Aula che possono consentire di fare un buon lavoro come già avvenuto in Commissione.
Tra le principali misure previste dalla Legge di Stabilità 2016, la soppressione dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’istruzione per far confluire le relative competenze presso le competenti strutture regionali; il cosiddetto “taglia-organismi”, ovvero la soppressione di tutti i comitati e organismi istituiti con legge regionali o con provvedimenti amministrativi destinando le relative risorse al costituendo “Fondo Eduardo e Luca De Filippo per le politiche giovanili” ; la soppressione della Consulta tecnica regionale sugli appalti; il piano di razionalizzazione logistica degli uffici regionali con l’abolizione dei fitti passivi; norme in materia di trasporto pubblico essenziale e infrastrutture stradali per portare a termine le opere sospese; il fondo utili per la gestione sanitaria per destinare a finalità sanitarie i risparmi nella gestione del Servizio sanitario regionale; la razionalizzazione e il riordino delle società partecipate regionali; la destinazione di oltre dieci milioni al trasporto pubblico per gli studenti e circa nove milioni per le borse di studio; interventi finanziari per le attività di forestazione e bonifica montana; misure per la cittadinanza attiva volte alla tutela degli utenti delle risorse idriche; la proroga del Piano Casa al 2017.
Sul DEFR sono state presentate le relazioni delle opposizioni, del centrodestra e del M5S. L’assessore al bilancio è fortunata perché affronta il DEFR in una regione che abbiamo normalizzato grazie alla nostra azione di risanamento dei conti – ha sottolineato il Rappresentante dell’opposizione di centrodestra Stefano Caldoro –; ciò ha consentito alla Campania di recuperare negli anni il rating nazionale, abbiamo consegnato un bilancio sano. Abbiamo messo in campo quattro proposte concrete per contribuire allo sviluppo ed alla crescita. Cinquecento milioni per l’assegno di sostegno alle famiglie in area di povertà, cinquecento milioni alle imprese per ridurre l’addizionale Irap, cosiddetta Irap compensativa, la proroga del Piano casa, sicurezza e garanzie ai Comuni per completare opere dell’accelerazione della spesa per complessivamente un miliardo”.
“Fino ad oggi c’è stata una politica dei tagli senza visione politica e, se oggi abbiamo i conti in condizioni migliori, il dato di fatto è che ai cittadini campani mancano i servizi essenziali” – ha detto la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino – per la quale “Il DEFR è privo di una visione politica strategica, è un documento vuoto e contrastante con quanto annunciato con arroganza in campagna elettorale, un documento vago che fornisce indicazioni specifiche per i diversi settori problematici dell’economia regionale. In merito alla gestione del comparto sanità, poi, il presidente De Luca aveva annunciato la rimozione dei tetti di spesa che, invece, vengono reinseriti nel DEFR, emergenza che andrebbe affrontata con misure di spesa alternativa, così come quello della riorganizzazione del 118 e dello sblocco del turn over”. “Dalle opposizioni sono pervenute proposte importanti ed utili per l’economia della nostra Regione, il Presidente De Luca dovrebbe tenerne conto integrando il DEFR” ha sollecitato il consigliere di FDI Luciano Passariello.
“La nostra risoluzione è semplice ed anche generica perché il DEFR si attua insieme con gli atti collegati e con le proposte che provengono dal Consiglio – ha spiegato il Presidente della Commissione sanità Raffaele Topo (Pd) – per il quale “tutte le risorse che vengono risparmiate con la razionalizzazione e con la riduzione dei costi vanno reinvestite per rimettere in moto l’economia”. Per Pasquale Sommese (Ncd) “è fondamentale che ci sia un dibattito aperto sul DEFR e sul bilancio in generale per ampliare le proposte soprattutto per favorire il sistema degli enti locali fondamentali per mettere in campo le azioni necessarie per lo sviluppo del territorio”.
“Stiamo costruendo la rivoluzione per la costruzione della normalità nella nostra Regione – ha detto il consigliere questore alle finanze Antonio Marciano (Pd) – che ha sottolineato le scelte politiche fondamentali alla base del Bilancio: le risorse stanziate per la scuola, per le borse di studio, per i trasporti per gli studenti, sono una scelta di civiltà che contrasta il disagio, la povertà, la camorra, i grandi mali del nostro territorio. E, poi, l’attenzione dedicata alle fasce deboli e alle disabilità è un altro segnale di civiltà – ha proseguito Marciano – facendo particolare riferimento alle patologie autistiche “che necessitano di interventi riabilitativi efficaci, costanti, tempestivi e che non possono dover fare i conti con la carenza delle risorse”.
“Oggi finalmente c’è un documento che qualifica l’azione di governo ed esprime le linee programmatiche messe in campo in campagna elettorale – ha detto il capogruppo di De Luca Presidente in Rete Carmine De Pascale – che ha auspicato la più ampia diffusione del DEFR “perché costituisce un atto di impegno nei confronti dei cittadini della Campania nel quale si toccano strategicamente tutti i grandi temi”.
“Il Psr è un segnale fondamentale per il territorio che investe sulle fasce deboli, a favore degli anziani e dei disabili – ha detto il capogruppo di Cd-Sc Giovanni Zannini – inoltre ci sono forti segnali a favore della sicurezza con la implementazione delle strutture tecnologiche per il controllo del territorio, e a favore delle forze dell’ordine ed oltre alla bonifica permanente dei siti indicati dalle autorità comunitarie”.
“Ringrazio l’assessore D’Alessio per aver presentato un documento che favorisce il dibattito e l’apertura alle proposte che nascono dal Consiglio e che sono tese a favorire l’economia regionale – ha detto il vice presidente vicario Tommaso Casillo (Campania Libera, Psi, Davvero Verdi) – . Questi sei mesi di governo regionale sono stati utili e importanti e danno il senso della svolta e penso che gli elementi sui quali concentrare l’attenzione sono il lavoro, la legalità, le politiche sociali. Questa nostra azione deve essere caratterizzata da un profilo riformista – ha concluso Casillo – e siamo sulla strada giusta per vincere una sfida alta”.