Confagricoltura, diverse proposte per risollevare settore fortemente in crisi - Le Cronache
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Confagricoltura, diverse proposte per risollevare settore fortemente in crisi

Confagricoltura, diverse proposte per risollevare settore fortemente in crisi

di Erika Noschese
«Le proteste degli agricoltori divampate nelle ultime settimane in molte parti d’Europa ci spingono a riflettere sul drammatico momento che il nostro settore sta attraversando. Assistiamo oggi ad una diffusa ed evidente sperequazione tra i costi di produzione e il prezzo finale al consumatore. Al fine di aumentare la profittabilità del settore agricolo possiamo intervenire su entrambi i versanti. Stiamo ascoltando con attenzione le richieste di aiuto degli agricoltori e le porteremo ai tavoli istituzionali, tanto in Regione Campania quanto in Europa». Lo ha dichiarato Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno che ieri ha incontrato il Prefetto Francesco Russo per presentare una serie di proposte per il comparto agricolo anche alla luce delle manifestazioni di protesta che stanno portando avanti gli agricoltori. «È venuto meno il senso di Europa che noi agricoltori avevamo contribuito a costituire più di sessanta anni fa. Le politiche adottate dall’ultima Commissione hanno mirato alla destrutturazione produttiva dell’Europa, secondo dei modelli che guardano più ai temi dell’ideologia ambientalista piuttosto che a un sano pragmatismo. Oggi noi ci ritroviamo di fronte a una serie di focolai di protesta in tutta Europa, che rappresentano un chiaro sintomo del disagio vissuto dagli agricoltori europei. Parliamo di una seria contrazione del reddito degli operatori, se non addirittura di una produzione in perdita e l’Europa ci chiede di non produrre. L’Ue non ha capito che gli agricoltori non sono parte del problema, ma vittime del cambiamento climatico – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Salerno – È arrivato però il momento di approntare un piano ambizioso di crescita, affinché si possa monitorare nel tempo dove stiamo andando. Non possiamo ridurre tutto a una discussione che dipenda solo dall’Europa: anche noi dobbiamo essere protagonisti del nostro presente e costruire insieme il nostro futuro». Con la recente costituzione di Mediterranea, Confagricoltura intende contribuire ad un dialogo costruttivo all’interno della filiera che armonizzi i processi economici. Nel caso dei prodotti trasformati, l’obiettivo è sicuramente più facilmente raggiungibile in virtù della collaborazione tra agricoltura e industria. Al contrario, nel caso dei prodotti agricoli non trasformati necessitiamo di un forte supporto da parte delle istituzioni per favorire una maggiore dinamicità all’interno della relazione tra aziende e Gdo. Nelle proposte presentate al Prefetto Confagricoltura delinea un percorso che a partire da un alleggerimento dei costi da raggiungere anche attraverso una riduzione della pressione fiscale e da alcune necessarie semplificazioni burocratiche porti ad una spinta iniettiva di liquidità che permetta, infine, di avviare concretamente tutti gli investimenti necessari allo sviluppo del comparto agricolo. Tra le proposte avanzate per quanto riguarda le politiche fiscali l’esclusione ai fini Irpef deve poter comprendere sia i redditi dei coltivatori diretti che quelli degli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola; la deducibilità Irpep per i contributi previdenziali pagati per i coadiuvanti; il principio di proporzionalità nelle ipotesi di decadenza dalle agevolazioni oltre all’esonero contributivo per lavoratori autonomi agricoli under40 e il rinvio dell’obbligo di assicurazione dei trattori. Riflettori accesi sulla burocrazia con misure di concessioni più flessibili per consentire moratorie e ristrutturazione del credito. «Si richiede, pertanto, sostegno a livello europeo per agire al fine di addivenire ad una riconsiderazione di tali disposizioni (“misure di concessioni”), prevedendo una deroga alla loro applicazione, soprattutto in caso di dichiarazione di calamità naturali da parte del Governo di uno stato membro dell’Ue», emerge dal documento presentato da Confagricoltura. Per quanto riguarda la liquidità la richiesta è di accelerare il saldo dei pagamenti Pac e gli aiuti nazionali; l’incremento del fondo Sovranità Alimentare; la modifica del fondo per la gestione delle emergenze in agricoltura. Tra le altre richieste avanzate «adottare uno specifico incentivo per l’incremento delle giornate di lavoro della manodopera agricola che preveda, per le giornate dichiarate oltre la soglia di 180 annue, l’esonero totale della quota contributiva a carico dei lavoratori dipendenti, nonché l’esenzione dalla tassazione, con riconoscimento ai datori di lavoro di un credito di imposta del valore di 10 euro a giornata. Tale proposta non comporta oneri per la finanza pubblica» e la richiesta di «introdurre una specifica misura agevolativa per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro nel settore agricolo, attraverso il riconoscimento di un esonero triennale della contribuzione previdenziale e assistenziale a carico dei datori di lavoro» oltre ad un incentivo per studenti che lavorano in agricoltura e il trattamento pensionistico dei lavoratori autonomi agricoli. Infine, tra le altre richieste che Confagricoltura ha presentato al Prefetto di Salerno nuovi incentivi per gli impianti a biogas e biometano in quanto piccoli impianti a biogas e biomasse non sono sufficienti per l’avvio di nuove iniziative. Sono stati definiti oramai due anni fa e non corrispondono nel modo più assoluto ai costi di produzione. Si propone pertanto di adeguarli almeno all’andamento dell’inflazione degli ultimi due anni.