Nessun colpo di scena: Luigi Pisano, amministratore unico delle Fonderie Pisano è stato condannato a 800 euro di ammenda. Il giudice monocratico del tribunale di Salerno, Cantillo, ha accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dal legale difensore Guglielmo Scarlato in accordo con il pm titolare dell’inchiesta. L’anziano amministratore unico era accusato di reati che vanno dalle mancate autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, all’accusa di danni alla salute dei cittadini. Il verdetto, probabilmente, non era quell’auspicato dai residenti del quartiere Fratte e da coloro che hanno perso familiari ed amici a casa delle emissioni delle Fonderie. Il giudice è stato particolarmente rigoroso anche con i soggetti che hanno avanzato la richiesta di costituzione di parte civile. Ammesse soltanto il Comitato Salute e Vita, attraverso l’avvocato Enrico Giovine, Legambiente ed il comune di Pellezzano. Respinte le istanze avanzate dal comune di Salerno, dal Wwf, dal Codacons, da Luisa Romeo, il Movimento del Cittadino e dell’Anpana. Soddisfatti a metà gli ambientalisti che avevano sottolineato il problema anche perchè la delocalizzazione della fabbrica ancora non è stata ancora compiuta. “Come Comitato – spiega Lorenzo Forte, presidente del Comitato “Salute e Vita”- siamo soddisfatti dell’esito del processo dove ci eravamo costituito parte civile insieme a Legambiente e Comune di Pellezzano. Il patteggiamento almeno ci permetterà di procedere in un processo civile per la richiesta del risarcimento danni. Pisano ha ammesso la colpa e questo per noi è importante. Appena sarà emanata in maniera definitiva la sentenza, noi avvieremo le procedure per chiedere il risarcimento danni in favore dei parenti delle vittime delle emissioni”. Tanti di loro hanno perso un familiare a causa dell’inquinamento atmosferico, altri temono per la loro stessa vita e quella dei congiunti. Un mese fa si erano presentati davanti al tribunale dotati di mascherina non solo per “vigilare” sul processo ma anche per manifestare il proprio sdegno nei confronti delle istituzioni: “Pisano, Asl, Comune: la vostra coscienza è come l’aria che respiriamo”, “Aria Pulita per i vivi, giustizia per le vittime dell’inquinamento”: questi alcuni dei manifesti che furono esposti dai membri del Comitato Salute e Vita, . Ieri la decisione del giudice monocratico Cantillo con la condanna ad ottocento euro di ammenda per Luigi Pisano.
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